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Da: Organizzatori

In concomitanza con Giuseppe De Nittis al Palazzo dei Diamanti. MLB Maria Livia Brunelli Gallery –
inaugurazione 30 novembre alle ore 17.

Il duo di artisti, al pari di De Nittis, si concentra, per la mostra alla MLB Maria Livia Brunelli, su brevi momenti che racchiudono una storia, ma ancora di più, un concetto. L’avvento della fotografia nel XIX secolo ha fortemente influenzato il modo di ritrarre la realtà che ormai poteva essere sezionata nei suoi istanti e descritta da immagini salienti. Una singola immagine estrapolata dalla realtà permetteva di vedere, e capire, la realtà stessa oltre la superficie.

De Nittis fa di questo la sua cifra caratteristica: rappresenta l’aulicità del quotidiano, la bellezza del presente, ritrae il suo tempo per presentarlo ai suoi contemporanei e tramandarlo a noi posteri.

Bertozzi & Casoni evidenziano a noi stessi il nostro presente fatto di precarietà, consumo, ricerca e spreco. Raccolgono varie eredità del passato: dalle nature morte seicentesche traggono la vanitas e il memento mori, dal realismo ottocentesco la visione disillusa della realtà, dalle avanguardie surrealiste lo spessore concettuale del ready made. Poi creano presenze disturbanti e sconcertanti.

Con occhio disilluso colgono l’istante impudico, ci mostrano oggetti e situazioni del quotidiano comuni a tutti e comunemente ritenuti da nascondere, da sgomberare, da ripulire; ma è proprio questo istante che ci accomuna tutti.

Lo scarto, il rifiuto alimentare, sono invenzioni umane, non esistono in natura, e la loro quantità è proporzionale al grado di sviluppo sociale ed economico. Non c’è miglior rappresentazione del nostro tempo.

Negli accumuli di Bertozzi & Casoni ci ritroviamo: li riconosciamo e abbiamo l’istinto di smaltirli, ma Bertozzi & Casoni ci bloccano, li bloccano nella ceramica. L’accumulo casuale, perfetto ready made di ogni nostro quotidiano, viene nobilitato e sottolineato dalla ceramica, dagli infiniti virtuosismi tecnici ed artistici che ci spingono a vedere oltre la superficie di ciò che stiamo guardando.

Riconoscendo ogni singolo oggetto e sapendo il loro scopo, evochiamo metafore e connessioni logiche che creano storie subito comprensibili e condivise da tutti.

La mostra è visitabile dal 30 novembre fino al 13 aprile 2020; ogni sabato dalle 15 alle 19 vengono effettuate visite guidate.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it