Skip to main content

da: organizzatori

Convincente vittoria dei ragazzi contro Imola. Record di punti per gli allievi contro Modena. Un successo il cammino degli Esordienti.

Ritrova il sorriso il Ferrara Baseball, che torna alla vittoria ribaltando il nulla di fatto dell’ultimo turno. Tonificante e meritato il successo della squadra Ragazzi, che tra le mura amiche piega al terzo tentativo il Tozzona Imola (i due precedenti erano andati sul Santerno non senza rimpianti) e ora può provare a riaprire i giochi nel girone: in testa Modena è imprendibile ma la classifica resta corta, e con un turno da recuperare il secondo posto è ancora un traguardo possibile. Prestazione spregiudicata, coi tecnici a votare la formazione all’attacco e i ragazzi ad aggredire l’incontro dal primo inning: apre Taddia, Buriani sparecchia poco dopo a basi piene. Sul monte il partente Esteban Zanatta regala una prestazione impressionante con sei strikeouts e due eliminazioni in base; quando il gioco si fa duro la difesa regge (Orti, Buldrini, Grigatti), presa per mano dal catcher Tampieri che con assist chirurgici elimina diversi avversari in odor di punto (e in attacco ruba, a sua volta, tre basi). Complice un pizzico di sfortuna altrui (Squarzanti – bravissima in seconda – inciampa tra le basi e viene eliminata su una corsa sicura) Imola resta in partita, di fatto sfruttando più che costruendo in proprio, e impatta il pareggio prima dell’ultimo assalto; sale la temperatura quando Zanatta si fa avvicendare per intemperanze, ma il rilievo Abetini è freddo quanto serve, e dopo aver controllato le mazze avversarie con tre k di fila chiude la contesa rubando casa base per il punto decisivo. “Abbiamo rischiato”, il commento del manager Squarzanti, “Avremmo potuto chiuderla prima. Ma la vittoria resta giusta, avendo conservato la calma quando è servito”. E sulla sostituzione di Zanatta: “Non mi interessa vincere se poi non rimane un insegnamento, e stavolta bisognava passare un messaggio chiaro, che prima di tutto viene la squadra. Il ragazzo lo ha capito, perché oltre che bravo è intelligente.”
Gli allievi, sconfitti da Modena, confermano se non altro i propri progressi in attacco, segnando in ogni inning e fissando a cinque il nuovo record di marcature. Lo sfizio maggiore se lo toglie Lazzarato, che mette a segno una splendida tripla. Non si poteva fare di più contro i canarini, avversari oggettivamente non irresistibili ma ancora favoriti dalla diversa esperienza. Ad alleggerire la pratica per gli ospiti pesano anche le tante assenze tra le fila estensi, come sottolinea Benetti: “Tanto per dire, a questi livelli un lanciatore può cambiare la partita, e noi oggi non ne avevamo: ci siamo arrangiati, non è la prima volta.” La Società non entra nel merito, ricordando però che “se si fa parte di una squadra, gli impegni presi si onorano fino alla fine”. Termina in allegria il cammino degli Esordienti, che a Pianoro chiudono il campionato con una vittoria su due partite. Sciolta la prima, 10-3; più tirata la seconda, coi ducali ad inseguire dopo un inizio in salita, ma bravi a contenere e offrire belle cose in difesa (su tutto, un doppio gioco Buriani-Abetini). Alla loro prima esperienza agonistica, i pulcini terminano brillantemente la stagione al quarto posto su undici compagini: saldo vittorie in attivo, tanti nuovi iscritti reclutati in corso d’opera, crescita costante anche dei più piccoli. Ottimo lavoro e giusta soddisfazione per i tecnici Carlotti, Stocchi e Bettoni, amorevoli maestri di questa bella nidiata a cui tutto l’ambiente guarda con affetto spassionato ben oltre i sorprendenti risultati.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it