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Da Lega Nord

Al consigliere regionale la laurea ad honorem dell’Accademia delle Scienze di Sebastopoli

Rapporti rinsaldati e la volontà di superare insieme gli effetti delle assurde sanzioni economiche che la Ue ha imposto alla Federazione russa. E’ ‘compiuta’ la missione in Crimea guidata dal consigliere regionale della Lega Nord Stefano Bargi, a cui hanno partecipato anche il vicesindaco di Bondeno (Ferrara) Simone Saletti e il consigliere comunale, con deleghe amministrative, di Castell’Arquato (Piacenza), Umberto Boselli.
“Gli incontri avuti dalla nostra delegazione sono stati molto proficui – sottolinea Bargi – , è aumentata la consapevolezza di quanto quel territorio sia fertile per gli investimenti delle nostre aziende, in particolare per quanto riguarda settori come l’agricoltura e la logistica, e di quanto possa intensificarsi l’interscambio commerciale”. Opportunità, queste ultime, evidenziate anche dal vicepresidente dell’Associazione Russia-Emilia Romagna Pietro Di Febo, presente agli incontri bilaterali.
“La Crimea è un tramite fondamentale per l’accesso all’enorme mercato russo – ricorda Bargi – e questo per le nostre imprese è il momento giusto per muoversi: quando saranno finite le autolesionistiche sanzioni che hanno danneggiato la nostra economia regionale, anziché indebolire quella della Federazione russa, sarà già tardi”. Da qui il tempismo della missione guidata dal consigliere Ln, fondata sulla necessità di mantenere relazioni istituzionali e umane “con un popolo che ha scelto l’autodeterminazione e non è stato costretto a farlo, come invece sostenuto da una propaganda banalmente antirussa”.
I passaggi ufficiali della missione hanno visto la firma del patto di amicizia tra il Comune di Bondeno e il Distretto di Feodosia e del memorandum di intesa, prodromo del patto di amicizia, tra Castell’Arquato e la località di Koktebel. Per discutere dei temi economici, la delegazione ha successivamente fatto visita alla Camera di Commercio di Sebastopoli. Località in cui il consigliere Bargi ha ricevuto, come simbolo del suo impegno nel mantenimento delle buone relazioni tra Emilia Romagna e Crimea in questi anni di sanzioni ed embargo, una laurea ad honorem dall’Accademia delle Scienze.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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