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Da: Ausl Ferrara

Erasmus+ per formare i professionisti del post-operatorio. Azienda Unità Sanitaria Locale e Università di Ferrara insieme nel programma EUPENEM finanziato dall’Unione Europea

L’Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara partecipa per la prima volta ad un progetto Erasmus+ nel campo dell’istruzione superiore chiamato EUropean PErioperative MEdical Networking (EUPENEM Project) coordinato dall’Istituto Aragon Health Research (Spagna). Il progetto, iniziato lo scorso 8 Ottobre dopo il primo incontro virtuale, avrà durata di ventisei mesi e un budget di circa € 192.000 €uro.

EUPENEM ha l’obiettivo di formare professionisti -appartenenti a più discipline- direttamente coinvolti nelle cure peri-operatorie e di creare una rete di docenti che possa insegnare la corretta applicazione dei protocolli di cura negli ospedali interessati. Cinque partner provenienti da Spagna, Italia, Repubblica Ceca e Grecia partecipano al progetto e stanno sviluppando i protocolli necessari per attuare il programma in almeno cinque ospedali europei.

Tre gruppi di ricerca italiani sono attivamente coinvolti nel progetto: il gruppo dei chirurghi generali dell’Azienda USL di Ferrara, il gruppo dei medici dello sport del Centro Studi Scienze Motorie e Sportive dell’Università di Ferrara e il programma di Ortogeriatria dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara, coordinati, rispettivamente, dai professori dell’Università di Ferrara Carlo Feo, Giovanni Grazzi, Gianni Mazzoni e Stefano Volpato.

L’obiettivo del progetto è condividere e promuovere fra vari professionisti di ospedali europei l’esperienza maturata nell’applicazione di programmi multimodali per migliorare il recupero post-operatorio.

Obiettivi a lungo termine sono:

· ridurre le complicanze dopo l’intervento chirurgico con un recupero più rapido del paziente;

· ridurre la mortalità dopo interventi chirurgici;

· diminuire la durata della degenza ospedaliera, con conseguente risparmio economico per il

sistema sanitario e aumento della disponibilità di posti letto per altri ricoveri.

Tra i destinatari del programma EUPENEM rientrano sia gli operatori sanitari che si occupano direttamente della cura del paziente chirurgico (chirurghi, anestesisti e infermieri) sia i professionisti coinvolti nel trattamento interdisciplinare di questi pazienti quali i medici di medicina generale, nutrizionisti, fisioterapisti, gastroenterologi, radioterapisti, oncologi e patologi.

Dirigenza delle aziende sanitarie, direttori delle attività cliniche e responsabili della qualità beneficeranno anche loro del progetto poiché l’efficienza, intesa come riduzione della degenza ospedaliera e ottimizzazione dell’uso delle risorse, è uno dei vantaggi attesi del programma.

Erasmus+ è un programma dell’Unione Europea nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport che offre opportunità per tutte le persone e in tutti i settori dell’istruzione: Istruzione Scolastica, Formazione Professionale, Istruzione Superiore e Istruzione degli Adulti.

In Italia, il programma è coordinato da tre agenzie nazionali coordinate dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca – MIUR http://www.erasmusplus.it/

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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