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Da: Circolo della stampa Ferrara

L’appuntamento, curato dal Circolo della Stampa Ferrara, è in programma venerdì prossimo, 8 marzo, nella sala conferenze dell’hotel Astra (viale Cavour 55, ore 21). Ospiti dell’incontro saranno le sette partecipanti al corso di scrittura creativa svoltosi a Ferrara nel maggio dello scorso anno, il cui lavoro è ora raccolto in un libro: “Donne nelle tenebre” (Edizioni La Carmelina, 2018), curato dalla scrittrice e giornalista radio-televisiva Cinzia Tani.
Le sette autrici (ferraresi e non) sono: Marisa Antollovich, Elisa Mantovani, Nadia Masetti, Federica Panzera, Giorgia Pizzirani, Sara Schiavone e Antonella Vavassori. Ognuna di loro ha firmato uno dei sette racconti “noir” che compongono il libro, un’intrigante ed originalissima galleria di figure femminili, descritte (o nascoste) dentro contesti solo in apparenza normali.
Intervistate dalla giornalista Riccarda Dalbuoni e da Simonetta Savino, vicepresidente del Circolo della Stampa, le sette autrici – che nella vita fanno (quasi tutte) altro – racconteranno lo speciale, personalissimo, percorso (“terapeutico”, liberatorio o creativo) che le ha portate alla scrittura, quale valore le attribuiscano e soprattutto perché abbiano scelto proprio il genere “noir” per dare voce alle protagoniste delle loro storie.

Le autrici
Marisa Antollovich, istriana, lavora a Ferrara da 35 anni. Psicologa dello sport, scrive su riviste specializzate.
Elisa Mantovani, ferrarese, lavora in ospedale. Ha scritto per Drawup Edizioni, il romanzo giallo “La strega nella nebbia”, ambientato a Ferrara.
Nadia Masetti, bolognese, è appassionata di letteratura, musica, teatro e ballo.
Federica Panzera, pugliese, è responsabile dell’Ufficio stampa per la rassegna Autori a Corte.
Giorgia Pizzirani, lavora come scouter e traduttrice. Per La Carmelina ha già pubblicato tre romanzi ed una raccolta di racconti “noir”.
Sara Schiavone, ferrarese, è studentessa universitaria in scienze e tecnologie della comunicazione.
Antonella Vavassori è nata a Pordenone. Laureata in giurisprudenza a Ferrara, è appassionata di cinema e fumetti.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it