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Ufficio Stampa Open Fiber.

In base all’accordo tra Regione Emilia-Romagna, Lepida e Infratel, oltre 1.100 scuole saranno connesse entro il 2022. 

30 marzo 2021 – Il Piano Scuole entra nel vivo: a Jolanda di Savoia (Ferrara) Lepida, la in-house della Regione Emilia-Romagna che si occupa dello sviluppo delle infrastrutture di TLC degli Enti pubblici regionali, ha infatti attivato la connettività ultrabroadband nella prima scuola oggetto della nuova convenzione, siglata alla fine del 2020 con Mise, Regione e Infratel. Sfruttando la rete interamente in fibra ottica realizzata da Open Fiber nel comune del ferrarese, che collega abitazioni, imprese e anche le sedi della Pubblica Amministrazione, Lepida ha infatti installato gli apparati dedicati per connettere l’Istituto Scolastico Alessandro Manzoni e la Biblioteca comunale, che da oggi possono dunque disporre di un’infrastruttura capace di raggiungere una velocità simmetrica di navigazione di 1 Gigabit per secondo (scalabile fino a 10 Gigabit).

Il nuovo Piano, nato alla fine del 2020 con l’obiettivo di fornire connettività a Banda Ultra Larga, reti di accesso e servizi di gestione agli edifici scolastici di tutto il territorio nazionale, pesantemente colpito dall’emergenza Covid-19, consentirà di connettere tutte le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della Regione che ancora non dispongono di servizi web di ultima generazione. Sono quasi 1.300 quelle già connesse da Lepida con la Banda Ultra Larga, più della metà degli istituti presenti in Emilia-Romagna, ma presto lo saranno anche le restanti, grazie anche all’infrastruttura realizzata da parte di Open Fiber nell’ambito del piano #BUL di Infratel.

Circa 24 milioni di euro le risorse disponibili: fondi destinati alla Regione dal Comitato nazionale Banda Ultra Larga (Cobul) del Ministero dello Sviluppo economico, con l’attuazione degli interventi previsti nel Piano Scuole. Oltre a una rete più veloce, Lepida fornirà gratuitamente anche le attività di assistenza e manutenzione per dieci anni, in più i servizi di porta autenticata per l’accesso di studenti e docenti e il filtraggio dei siti per navigare in sicurezza. Per il Piano Scuole Open Fiber ha predisposto un’offerta ad hoc a disposizione di tutti gli operatori, ai quali fornisce, oltre al servizio, una coppia di fibra spenta gratis nel caso in cui le scuole attivate rientrino tra le aree incluse nei bandi Infratel.

”Siamo orgogliosi che l’istituto di Jolanda di Savoia sia il primo istituto a livello nazionale che, nell’ambito del nuovo Piano Scuole, riesce a sfruttare la capillarità della rete FTTH di Open Fiber. Un grande passo avanti per il bene dei nostri ragazzi, che rappresentano il futuro del nostro Paese e su cui vanno mirati forti investimenti e politiche incisive – afferma il Sindaco di Jolanda di Savoia Paolo Pezzolato – ringrazio Lepida e Open Fiber per il lavoro svolto e per l’attenzione rivolta ai territori ed ai piccoli comuni della Regione-Emilia Romagna.

“È tecnicamente emozionante accendere le prime scuole sulla rete pubblica realizzata dal concessionario Open Fiber, ampliando la rete sviluppata da Lepida nel corso del tempo per la Pubblica Amministrazione. Siamo i primi ad utilizzare questa nuova rete per le scuole a livello italiano e stiamo cercando di trovare sempre nuove soluzioni per essere innovativi e per estendere il servizio di connettività in tutto il territorio” ha dichiarato Gianluca MazziniDirettore Generale di Lepida.

“La partnership con Lepida nell’ambito del Piano Scuole conferma la validità del modello wholesale only – sottolinea Simone Bonannini, Direttore Marketing e Commerciale di Open Fiber –, che costituisce un’opportunità di sviluppo per tutti gli operatori di telecomunicazioni, comprese le in-house pubbliche. La pervasività della nostra infrastruttura, che ha raggiunto 11.5 milioni di unità immobiliari tra grandi città e piccoli comuni e circa 10mila edifici scolasticiin tutto il Paese, consente infatti di velocizzare anche la digitalizzazione dei sistemi educativi: quest’anno particolare che stiamo vivendo ci ha insegnato che solo attraverso l’uso delle reti a banda ultra larga possiamo garantire inclusività e pari opportunità a tutti gli studenti, combattendo di pari passo le disparità educative. La fibra ottica nelle scuole è sinonimo di uguaglianza”.

“Queste due nuove connessioni, a cui oggi diamo il via, si vanno ad inserire nella nostra rete regionale che vogliamo, e dobbiamo, sempre più allargare e completare – commenta Paola Salomoni, Assessore regionale alla scuola, università, ricerca, agenda digitale – In questa fase la parola d’ordine è quindi “accelerare”. Il digitale è diventato fondamentale per la vita di tutti i giorni, dalla facilitazione all’accesso a servizi pubblici sino a connettersi con i propri familiari e amici. Dobbiamo quindi velocizzare quanto più possibile i processi e i lavori per portare la Banda Ultra Larga a 1Gbps a tutte le persone e gli emiliano-romagnoli, agli edifici pubblici e in questo momento a più scuole possibile”.

Sono oltre 230 i comuni oggetto del piano pubblico di copertura a Banda Ultra Larga delle aree bianche dell’Emilia-Romagna, realizzato da Open Fiber, che curerà la gestione e la manutenzione dell’opera per i prossimi 20 anni, e per il quale sono stati messi a disposizione dalla Regione e Infratel oltre 255 milioni di euro dal Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), Feasr (Fondo europeo agricolo per lo Sviluppo rurale) e Fsc (Fondo per lo sviluppo e la coesione). In questi comuni Open Fiber, avvalendosi anche delle dorsali backbone di Lepida, sta realizzando una rete interamente in fibra ottica FTTH che raggiungerà circa 300mila unità immobiliari del territorio. Per una percentuale residuale del progetto, perlopiù per le frazioni e le case sparse, viene realizzato un collegamento con tecnologia FWA (Fixed Wireless Access).

 

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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