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da: Gruppo Scrittori Ferraresi

Mercoledì 14 gennaio, in Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea, ore 16, l’Associazione “Gruppo Scrittori Ferraresi”, con il patrocinio del Comune di Ferrara-Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali, propone “Omaggio a Fabio Pittorru nel ventennale della morte (1928-1995)”.
Fabio Pittorru è stato molto attivo nella vita culturale ferrarese del dopoguerra assieme ad un gruppo di intellettuali che a Roma, più tardi, si sono dedicati al cinema e alla televisione: particolare il sodalizio con Massimo Felisatti, espresso anche in campo letterario dal momento che la passione primaria di Pittorru è stata la scrittura, un’indole creativa che egli ha trasferito pure nel cinema e nella televisione.
L’idea di dedicare a Fabio Pittorru due libri, che si integrano (per il romanziere-saggista e per il soggettista e sceneggiatore cinematografico e televisivo) è nata in Gianna Vancini che ha coinvolto 12 giovani soci del “Gruppo Scrittori Ferraresi” in un’analisi critico-letteraria sull’opera narrativa, nonché il critico cinematografico Poalo Micalizzi che, nel volume da lui curato, ha operato con passione e professionalità.
La realizzazione dei due libri “Fabio Pittorru romanziere e saggista” a cura di Gianna Vancini e “Fabio Pittorru. Uno scrittore per il cinema e per la televisione” a cura di Paolo Micalizzi, è stata possibile grazie alla immediata condivisione del progetto da parte del Vice Sindaco, Massimo Maisto, e grazie alla sponsorizzazione del Comune di Ferrara – Assessorato alle Politiche Culturali.
Nel volume letterario, autori dei saggi critici sono: Paola Cuneo, Dario Deserri, Sandro Ferranti, Jessica Franchini, Camilla Ghedini, Federica Graziadei, Davide Guandalini, Nicola Lombardi, Matteo Pazzi, Eleonora Rossi, Piergiorgio Rossi, Valentino Tartari.
Un pomeriggio culturale che si concluderà con la proiezione dei documentari: Uomini contro il Po (1952) e La vocazione (1956).

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it