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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

“Ascom, una Rete che ti mette in Luce”: è il motto che caratterizza la campagna associativa di Ascom Confcommercio Ferrara per l’anno in corso. Il road show oggi ha fatto tappa (19/02) a Voghiera – quinto appuntamento dopo Cento, Ferrara, Comacchio e Poggio –  nella sala delle Bifore alla Delizia del Belriguardo. 

Il programma ha visto il saluto di benvenuto del primo cittadino di Voghiera Chiara Cavicchi, intervenuta con l’assessore Dante Bandiera: “Nella nostra realtà è importante avere legami diretti e forti – ha sottolineato il primo cittadino – come avviene per esempio con Ascom. Esiste una collaborazione concreta ed efficace che è fondamentale per avviare la ripresa e realizzare eventi sopratutto in centro, coinvolgendo sempre maggiormente operatori di questo territorio. Sono qui per testimoniare anche per il futuro che è necessario che questa collaborazione prosegua“.  
“Sul territorio della delegazione di Portomaggiore si incrociano esigenze ed opportunità che spaziano dal Medio al Basso Ferrarese – ha ricordato Mauro Bondandini presidente di Ascom portuense -; siamo al fianco dei nostri operatori e crediamo nella necessità di lavorare per potenziare le attività di vicinato del Terziario. Una vetrina in centro accesa ed illuminata è sintomo di vitalità, attenzione sul sociale e sulla sicurezza, temi sopratutto quest’ultimo di grande importanza sul territorio.  Manterremo alta l’attenzione in stretta collaborazione con le Istituzioni e le Forze dell’Ordine che stanno già svolgendo un lavoro encomiabile. Questo è anche il nostro ruolo di collante sul sistema territoriale della delegazione: da Portomaggiore ad Ostellato, da Voghiera a Fiscaglia a Masi Torello”. Un incontro che ha visto anche l’intervento di Andrea Zappaterra assessore al Turismo del Comune di Ostellato “Come amministrazione siamo attenti ai rapporti con le Associazioni ed era doveroso per noi essere qui. Per noi è fondamentale lavorare sulla formazione turistica; c’è un’esigenza in questo senso ed Iscom può essere un partner”. Presente anche il sindaco di Portomaggiore Nicola Minarelli: “Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto con Ascom Confcommercio. C’ è bisogno di rapporto con le associazioni perchè hanno il dono di fare sintesi. In definitiva un esercizio coinvolto nella politica degli eventi è in grado di trasmettere un vero senso di comunità e su questo c’è il nostro impegno a lavorare insieme”. Un concetto di fare rete ben sottolineato dalla presenza in platea diNeda Barbieri del Consorzio dell’Aglio di Voghiera DOP e dall’intervento della Pro Loco di Voghiera con un interessante contributo sull’esperienza dei ragazzi di un istituto scolastico che hanno dipinto un pullmino con le immagini di Voghiera per l’associazione Libera.

La nostra attività è intensa sul territorio provinciale – ha poi spiegato il direttore generale Ascom Confcommercio Davide Urban che prosegue – spaziando dall’assistenza fiscale, alle tematiche del Lavoro, alla ricerca di forme alternative di impresa come il franchising oltre ai numerosi sportelli che abbiamo attivato contro l’abusivismo commerciale, contro la contraffazione e contro le false sagre. Ascom è impegnata a tutto campo per fornire un reale supporto alle imprese del Terziario ed in particolare a giovani e donne. Senza contare il nostro lavoro con eventi dedicati alle famiglie ed ai turisti” (da Art & Ciocc, al Mercato Europeo fino alla prossima mostra sui Lego) .
Tra le novità della campagna associativa 2015 dunque un team mirato all’universo del Lavoro (con sedi su Ferrara e Cento) ed un’attenzione forte al mondo del piccolo schermo – grazie al gruppo di Telestense – che propone sugli associati scontistiche dedicate e che “sposano” proposte pubblicitarie Tv, Web e Radio.  Senza dimenticare un motore fondamentale per le imprese: il microcredito; così Cofiter (il principale Consorzio Fidi del Terziario in Emilia Romagna) ha illustrato i finanziamenti diretti che il consorzio, grazie al Fondo Europeo di Investimenti, offre alle imprese con una dotazione complessiva di tre milioni di euro a sostegno di progetti innovativi. In conclusione, fuori programma per il presidente Bondandini che ha colto l’occasione per ringraziare del lavoro svolto a favore della comunità da Giuliano Mastellari, storico negoziante  e presidente della locale Pro Loco.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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