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da: organizzatori

Il giorno 29 Maggio, dalle ore 18 alle 21,30, si terrà in Via Quartieri 7 a Ferrara la Mostra di Arte Contemporanea di Andrea Forlani dal titolo “DA GAUGUIN A GIGI D’ALESSIO”.

Bio di Andrea Forlani: Nato a Ferrara nel 1972 si Diploma Maestro d’Arte nel 1992. Vive e lavora a Ferrara.
Pittore e Regista.

1996
mostra collettiva Primo Tempo, Galleria Tortora, Ferrara
concorso nazionale di arti visive, Palazzo Ducale, Genova
mostra collettiva QuattrogiornidelleArti”, Facoltà di Architettura, Ferrara
scenografia teatrale “Finale di partita” di S.Beckett, Palazzo Crema, Ferrara

1997
Biennale dei giovani artisti, Rijeka (Croazia)
mostra collettiva Distillerie. Eventi d’arte contemporanea, Ferrara
mostra collettiva Tessere, Museo della Cattedrale, Ferrara

1999
mostra documentaria Peschevino, Villa Trentini, Ferrara
workshop internazionale di pittura, Veliko Turnovo (Bulgaria)

2000
mostra personale, Hotel de Prati, Ferrara
mostra personale, Tuckless, Berlino
collage e sculture, Tour teatrale di Vinicio Capossela

2001
mostra personale, Galleria d’arte contemporanea Zuni, Ferrara
Cortometraggio, Bunker, Ferrara 12 min.

2002
mostra personale, Bar Borsa, Mantova
performance pittorico-musicale con Giorgio Canali e Riccardo Furini,
Zuni -galleria d’arte contemporanea, Ferrara

2003
mostra personale, borsa art caffè, Mantova
mostra personale “Il giro del mondo in 80 secondi”, Porta degli Angeli, Ferrara
cover CD Vinicio Capossela “L’Indispensabile”, CGD WARNER
Menzione Speciale, MTV Awards Italy

2004
mostra personale Teatro Comunale, Occhiobello, Rovigo
happening PEEP ORAMA, 42 Str., New York
mostra collettiva OPERA Gallery, Soho, New York
Documentario Not tourist movie maker .New York. Col. 24 min.

2005-06
performance pittorica Pitti Immagine Uomo, Firenze
mostra collettiva Passaggi d’Arte, Casa Cini, Ferrara
mostra collettiva Tempesta Estense, Galleria Art Events, Benevento
performance pittorica BBB Fashion, Berlino
Fondatore del Circolo Arci Zuni – Ferrara
performance pittorica BNL per Telethon, Mantova

2007
COVER CD, “TUTTI CONTRO TUTTI”, Giorgio Canali, UNIVERSAL
OPERE PITTORICHE per PIRELLI.RE
VIDEOCLIP,non ufficiale, ma riconosciuto dall’Artista
“Falso Bolero”, “TUTTI CONTRO TUTTI”, Giorgio Canali, UNIVERSAL

2009
MOSTRA COLLETTIVA, “ Generazioni”, D.Dossi, Ferrara

2010
MOSTRA PERSONALE, “ 100 QUADRI”, Ferrara
MOSTRA PERSONALE, “ UXA”, Villa Bighi, Copparo, Ferrara

2011
MOSTRA PERSONALE, “ COLORBARS”, Ferrara

2012
MOSTRA PERSONALE, “I COLLAGE DI CAPOSSELA”, Ferrara

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


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