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da: organizzatori

Inizia oggi, nel capoluogo estense, il racconto del mondo che sta arrivando. A dipanare le trame del discorso, stabilire nessi e creare reti sono i protagonisti del Ferrara Sharing Festival, l’evento dedicato all’economia collaborativa che, fino al 22 maggio, invita Istituzioni, Associazioni, esperti del settore e semplici cittadini a confrontarsi sul grande cambiamento che sta investendo non solo le professioni, ma anche le relazioni, l’identità civile, le azioni civiche, il turismo, la cultura e l’intrattenimento.

Incontri, tavole rotonde e seminari di approfondimento scandiscono il fitto calendario dell’evento che riporta anche concrete esperienze di sharing economy e dà spazio alla presentazione di idee e progetti.

Non mancheranno momenti di intrattenimento ed eventi speciali, a partire dall’Incontro con Alessandro Bergonzoni, questa sera alle ore 21.00 in Sala Estense.

Il programma di Sabato 21 Maggio 2016

Nella seconda giornata del Festival, due sessioni plenarie, entrambe in programma nella Sala Estense, vedranno autorevoli relatori ed esperti del settore affrontare due temi caldi dell’universo sharing. Alle ore 10.30, si parlerà di Nuove professioni: opportunità o pericolo? A mettere in luce pro e contro delle opportunità lavorative aperte dall’economia collaborativa saranno Giampaolo Coletti (giornalista, storyteller e autore Gruppo24Ore), Davide Bennato (Docente di Sociologia dei media digitali – Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università di Catania), Emanuele Quintarelli (Social Business and Future of Work leader, Digital EMEIA Advisory Center at EY), Francesco Raparelli (Coordinatore Clap) e Anna Soru (Presidente di Acta).

Alle ore 15.00, i riflettori saranno puntati su Le policies dell’economia collaborativa. Al tavolo dei relatori, Stefano Paolo Giussani, Silvia Conti (PR Manager Italia di BlaBlaCar), Roberto Covolo (Project manager), Enrico Parisio (Presidente Millepiani Coworking Roma), Nicola Scolamacchia (Presidente Assohotel Confesercenti Ferrara) e la Deputata PD, Veronica Tentori, prima firmataria della proposta di legge sulla Sharing Economy.

Fitto il calendario dei workshop proposti durante il sabato: sette i seminari in programma che spazieranno dalla corporate identity al turismo e ai processi collaborativi, passando per il design thinking, le policies dell’economia collaborativa e molto altro ancora.
Nel dettaglio, La rivoluzione digitale tra design dei servizi e consumo collaborativo, sarà il tema affrontato nel seminario firmato da CNA, Camera di Commercio di Ferrara e ASCOM, in programma alle ore 10 presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio di Ferrara. Fra i relatori, Rosa Giuffrè (consulente per la Comunicazione, Digital Coach e Blogger), Gabriele Ferrieri (Direttore Finanziario & Marketing Manager iCarry), Alessandro Notarbartolo (Founder Tabbid), Alessandro Rossi (Founder Cocontest) e Tommaso Sorichetti (Presidente e Co-Founder di Puntodock).

Alle ore 11.00, nella Sala della Musica, sarà la volta del workshop proposto da Carisbo, banca del gruppo Intesa Sanpaolo: Alessandro Nicolardi (specialista per l’innovazione Gruppo Intesa San Paolo) inviterà alla riflessione su Tech-marketplace: l’innovazione al servizio delle imprese.

In contemporanea, nell’Aula Magna di Economia e Management, al centro dell’attenzione sarà il Design thinking e l’human centred approach. A trattare di questo innovativo metodo di gestione aziendale, basato sui principi del design strategico saranno Massimiliano Mazzanti (Professore Associato in Economia Politica), Lucia Dal Negro (Founder DeLab), Carlo Frinoli Puzzilli (CEO & Founder di nois3), Rodolfo Lewanski (Professore presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università di Bologna) e Sebastiano Miele (Ph.D. in Etnologia e in Cooperazione Internazionale e Politiche per lo Sviluppo Sostenibile).

Sempre l’Università degli Studi di Ferrara firmerà l’appuntamento in programma alle ore 15.00 sul tema Sostenere il cambiamento con la partecipazione collettiva. A discuterne, Andrea Aversa, Presidente Y.E.S. Europe), Franco Contu (Co-Fondatore Circuito Sardex), Andrea Limone (Amministratore Delegato PerMicro), Davide Menegaldo (COO presso Helperbit) e Angelo Rindone (Founder Produzioni dal Basso)

Poco prima, alle ore 14.30, nella Sala della Musica, sarà affrontato l’attualissimo tema Le nuove professioni e il mondo dell’innovazione. A discuterne saranno Chiara Bertelli (Coordinatrice territoriale di Ferrara Legacoop estense), Dario Carrera (Co-fondatore Impact Hub Roma), Demetrio Chiappa (Founder Doc Servizi), l’Architetto Diego Farina e Mico Rao (Founder Lab 121 e Proteina).

Stessa location per il seminario Il turismo e i processi collaborativi, che vedrà allo stesso tavolo Maurizio Davolio (Presidente AITR), Ester Giacomoni (Country Manager Italia VizEat), Zeno Govoni (Direttore Hotel Annunziata, Ferrara), Elisabetta Luise (PR e Corporate Communication Specialist HomeAway) e Luca Sini (CEO e Co-Founder Guide Me Right).

Alle ore 21.00 a concludere la giornata nel Chiostro di San Paolo, sarà l’appuntamento Cooperare per la cultura, Concerto di presentazione alla città di Doc Servizi e ShareCulture.coop, cooperative dei lavoratori di arte, cultura, spettacolo con la partecipazione di Demetrio Chiappa (Presidente Doc Servizi), Roberto Calari (Coordinatore Nazionale Legacoop Cultura) e Chiara Bertelli (Coordinatrice territoriale Legacoop Estense). Subito dopo, la performance musicale di Enrico Mantovani che si esibirà live in un concerto di ballate folk, rock e blues.

A fare da corollario agli interessanti appuntamenti in calendario, non mancheranno coinvolgenti iniziative speciali. Per gli appassionati del più amato social network fotografico, due sessioni firmate Instagramers Academy si svolgeranno alle ore 10.00 e alle ore 15.00 nel Chiostro di San Paolo.

Appuntamento, invece alle ore 17.30, nel Cinema Boldini, con la proiezione di Unlearning, il film del regista Lucio Basadonne, appassionante racconto di una famiglia in viaggio che accetta di mettere in discussione il proprio modo di vivere sperimentando modelli alternativi basati sul baratto: dal Woofing (ospitalità in cambio di lavoro in fattorie biologiche), all’Home Exchange (scambio di appartamento).

Alle ore 19.00, il suggestivo Chiostro di San Paolo ospiterà L’ultima volta che mi sono suicidato, reading corale di Claudio Morici che con la sua ironia surrealista trasporterà i visitatori in un assurdo mondo futuro, non troppo lontano da quello attuale.

In chiusura di giornata, alle ore 22.00, Cesare Carugi presenterà il suo terzo lavoro discografico, Crooner Freak, frutto della continua ricerca di nuove soluzioni di suono e stilistiche e prodotto in crowdfunding sulla piattaforma MusicRaiser.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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