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Da: Organizzatori
Per la giornata mondiale del clima del 15 marzo, migliaia scendono in piazza per il #Fridaysforfuture, hashtag ufficiale di questo “venerdì che guarda al futuro”. Le giovani generazioni di tutto il mondo si mostrano, giustamente, molto sensibili a questo tema che può minare pesantemente il loro futuro e quello dei loro figli. Accogliendo questa esigenza di avvicinarsi alla Natura per imparare a difenderla, il Centro Commerciale Il Castello ha organizzato nella propria Galleria un appuntamento da non perdere. Mesi di lavoro, un team di professionisti, la preziosa partnership con WWF, la più grande associazione mondiale per la salvaguardia degli animali. Tutto questo è alla base del grande evento che “Il Castello” ospiterà fino al 31 marzo pp.vv. Si tratta di “Animals-Conoscere gli animali, rispettandoli”, il progetto di edutainment studiato per far conoscere ed apprezzare le molte specie animali del Pianeta, i loro habitat e le biodiversità, ad adulti e ragazzi, all’interno di una Galleria commerciale. Un’occasione per meravigliare ed intrattenere, ma allo stesso tempo sensibilizzare tutte le generazioni al rispetto dell’ambiente e della fauna; un’iniziativa non solo spettacolare, ma anche dalla caratura didattica, sociale e culturale che riesce a renderla indimenticabile e ad attrarre un target trasversale unico. Un evento del genere non poteva non prevedere il coinvolgimento delle scuole primarie del territorio da parte del Centro Commerciale Il Castello, sempre molto attento alla propria mission ludico-didattica per le giovani generazioni. Sono già 10 gli istituti scolastici di Ferrara e provincia, che parteciperanno con le loro classi alle visite guidate previste per le mattine, a partire da Lunedì 18/03.
Al loro arrivo, ai bambini sarà dato il benvenuto – nell’Area Accoglienza allestita con un’impattante scenografia a tema – da uno staff di professionisti, tutti rigorosamente in tenuta da ranger che li inviteranno ad indossare caschetti ed accessori da esploratori e a cominciare questo emozionante tour guidato, culminante nell’immersiva esperienza tridimensionale negli oceani.
Al termine del tour, tutti i bambini riceveranno l’Attestato di Piccolo Esploratore.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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