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da: ufficio stampa Tper

Tper si unisce agli Enti e alle Associazioni che venerdì 13 febbraio aderiscono all’iniziativa “M’illumino di meno”, la più grande campagna radiofonica di sensibilizzazione sul risparmio energetico promossa dalla trasmissione “Caterpillar” di Radio 2 RAI.

L’iniziativa, che invita, tra gli altri punti qualificanti, a riflettere anche sulla necessità di adottare comportamenti di buon senso nell’uso dell’energia necessaria per i trasporti, trova in Tper un soggetto molto coinvolto e attento; l’azienda, infatti, è impegnata a garantire una sempre più alta eco-compatibilità, tanto che per i propri servizi urbani ha acquistato ed acquisterà in futuro solo bus a metano, filobus e mezzi elettrici, con benefici in termini di riduzione, sia di emissioni inquinanti in atmosfera, che di impatto acustico. Quanto all’utilizzo del gas naturale come combustibile di trazione, Tper è la sola azienda in Italia ad avere oggi tre stazioni di rifornimento di metano per la flotta di bus: due a Bologna, nei depositi di via Ferrarese e via Due Madonne, e una a Ferrara, al deposito di via Trenti. Si tratta di impianti che, a regime, potranno consentire di rifornire fino a 280 autobus alimentati a gas naturale.

Anche in ambito ferroviario, Tper ha inaugurato nel 2013 dodici elettrotreni modello Stadler Etr 350 che hanno sostituito su alcune tratte elettrificate i mezzi a gasolio con convogli a zero emissioni a vantaggio della qualità dell’aria, del comfort e della qualità del servizio, a beneficio dei pendolari che ogni giorno scelgono il treno al posto del mezzo privato per spostarsi in regione. L’acquisto da parte di Tper, per un importo pari a 45,5 milioni di euro, di altri 7 treni di questo tipo, che entreranno in servizio nel 2016, è un ulteriore passo in avanti per il progetto di mobilità integrata che riguarda l’area metropolitana di Bologna.

L’invito a spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non strettamente necessari il 13 febbraio alle ore 18, rivolto a tutti da “M’illumino di meno”, è quindi raccolto da TPER che parteciperà all’11° Giornata del Risparmio Energetico spegnendo per alcuni minuti le luci della Sede di Via Saliceto e dei depositi dei bus di Bologna e Ferrara in segno di adesione.

Sarà un gesto di valenza simbolica, ma che rientra a pieno titolo nella strategia di rispetto ambientale intrapresa da Tper e che prelude ad un altro importante impegno che sarà inserito nel prossimo piano di investimenti: il progressivo passaggio all’illuminazione a basso consumo dei depositi di bus, con l’impiego di corpi illuminanti a Led in sostituzione di quelli tradizionali. Nel corso del 2015, proclamato dall’Onu Anno Internazionale della Luce, Tper comincerà, quindi, gradualmente a dare concreta realizzazione ai primi passi del proprio progetto verso sistemi “intelligenti” di illuminazione: un modo per essere ulteriormente in linea con le buone pratiche già adottate da quest’azienda che da pochi giorni ha compiuto il suo terzo anno di vita.

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TPER


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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