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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Contributi per alluvione e tromba d’aria – Entro fine maggio i primi provvedimenti del presidente Errani che definiscono le modalità di concessione dei 210 milioni di euro stanziati dal Governo. Costituita una cabina di regia all’interno del Comitato istituzionale

Bologna – Entrato in vigore la settimana scorsa il decreto-legge che stanzia 210 milioni di euro in favore delle popolazioni colpite dall’alluvione di gennaio 2014 e dalla tromba d’aria di maggio 2013, entro fine maggio saranno adottati i provvedimenti che definiscono le modalità attuative di concessione dei contributi.
Sarà il presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario delegato alla Ricostruzione Vasco Errani ad emanarli, come prevede la legge, in accordo con le amministrazioni locali e l’Agenzia regionale di Protezione civile. Per facilitare e velocizzare il confronto è stata istituita una cabina di regia nell’ambito del Comitato istituzionale per il terremoto, della quale fanno parte, oltre al commissario, i presidenti delle Province e i sindaci dei Comuni colpiti: Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Castelfranco Emilia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Modena, San Felice sul Panaro e San Prospero nel modenese; Argelato, Bentivoglio, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale e Sala Bolognese per la provincia di Bologna.
L’annuncio è stato dato oggi dall’assessore reginale alla Protezione civile Paola Gazzolo durante la seduta speciale del Comitato istituzionale, che si è svolta a Bologna nella sede della Regione per presentare i risultati raggiunti in questi due anni e gli obiettivi futuri della ricostruzione.
Il decreto legge – entrato in vigore il 13 maggio con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale – prevede contributi per l’assistenza alla popolazione (compreso quello di autonoma sistemazione), il risarcimento dei danni subiti dai soggetti privati, la ripresa delle normali condizioni di vita e lavoro dei cittadini e delle attività economiche e i più urgenti interventi di messa in sicurezza idraulica delle aree attraversate dai fiumi Secchia e Panaro. Il commissario potrà inoltre autorizzare l’utilizzo di una parte dei fondi per il ripristino delle opere pubbliche danneggiate.
“Con i provvedimenti che il presidente emanerà nei prossimi giorni potremo dare risposta ai cittadini che hanno subito danni alle proprie abitazioni, ai propri beni e alle attività produttive – ha spiegato Gazzolo -. Le risorse stanziate ci permetteranno inoltre di effettuare i primi interventi necessari per la riduzione del rischio sul territorio e il ripristino delle opere pubbliche essenziali”.
I provvedimenti in arrivo sono quattro: due regolamentano i contributi per i beni mobili registrati (come ad esempio le automobili) e per i beni mobili ed immobili essenziali all’uso abitativo che siano stati danneggiati dall’alluvione o dalla tromba d’aria; uno riguarda gli interventi indifferibili e urgenti connessi con il programma di messa in sicurezza idraulica nei punti più critici del territorio, per un importo di circa 12 milioni di euro; l’ultimo è relativo alle opere pubbliche o di interesse pubblico danneggiate.
Ad essi seguirà il provvedimento per la concessione dei contributi per l’autonoma sistemazione (Cas) a favore dei nuclei familiari con l’abitazione inagibile o inabitabile.
Conclusa la procedura di presentazione delle domande da parte dei privati e definito l’ammontare delle risorse da destinare alle attività produttive e alle aziende agricole, sarà redatto un nuovo provvedimento con gli ulteriori interventi da effettuare sulle arginature di Secchia e Panaro, a integrazione del programma generale delle opere di messa in sicurezza del nodo idraulico di Modena.
“Entro fine giugno – ha concluso Gazzolo – prevediamo quindi di programmare l’intero importo assegnato dal decreto legge. Prosegue ininterrottamente il lavoro di squadra di tutte le istituzioni a favore di territori così duramente provati da questi eventi calamitosi”

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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