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da: organizzatori

In occasione della sesta edizione della mostra-mercato di Modenafiere, “Una decorazione di Natale per sorridere”: iniziativa per sostenere il progetto di Aseop “La Casa di Fausta”. Già arrivate le prime originali proposte dalle creative di Puglia, Sicilia, Emilia-Romagna, Lombardia e Lazio

La solidarietà esattamente come la creatività non hanno confini territoriali e spesso intrecciano il loro percorso. A confermarlo le proposte, arrivate da molte parti d’Italia, per partecipare a “Una decorazione di Natale per sorridere”, iniziativa firmata dal portale Creare Insieme con gli organizzatori di Curiosa. Tra le prime a rispondere le creative dell’Emilia Romagna, del Lazio, della Lombardia, della Puglia e dalla Sicilia.
Palline natalizie solidali decorate a mano, creazioni uniche ed originali il cui ricavato sarà interamente devoluto ad Aseop – Associazione Sostegno Ematologia Oncologia Pediatrica Onlus – per finanziare il progetto “La Casa di Fausta”.
L’iniziativa sarà uno dei fiori all’occhiello della sesta edizione di Curiosa, la Mostra-mercato di Natale organizzata da ModenaFiere che si svolgerà presso i padiglioni del quartiere fieristico modenese dal 5 all’8 dicembre prossimi. Una iniziativa rivolta a tutti gli amanti del fai-da-te e non “col pallino della pallina”, che avranno voglia di scatenare la propria creatività natalizia.
Curiosa è uno degli appuntamenti fieristici più attesi del prossimo mese. Per la kermesse 2015 confermate le tre sezioni classiche – Idee Regalo, Creatività, Enogastronomia – e il Santa Claus Festival; in preparazione molte novità, per una manifestazione sempre più interattiva e coinvolgente per tutta la famiglia.
Come partecipare:
È molto semplice: occorre anzitutto registrarsi sul portale all’indirizzo http://www.creareinsieme.it/una-decorazione-per-sorridere-2015.asp; realizzare con estro, creatività e fantasia la propria pallina, e inviarla – entro martedì 1 dicembre 2015 – alla redazione di CreareInsieme – via Mazzini 180/A, 41049 Sassuolo (MO).
Le decorazioni parteciperanno ad una speciale votazione popolare online e, per le quattro che otterranno il più alto numero di voti, è prevista la pubblicazione su dedicate riviste di settore. Le palline poi, andranno anche ad abbellire il grande albero di Natale che verrà allestito a Curiosa, oltre ad essere omaggiate a quanti ne faranno richiesta in cambio di una donazione. La somma ricavata verrà devoluta all’ASEOP per la realizzazione de “La Casa di Fausta”.
Il regolamento completo è disponibile su www.creareinsieme.it; informazioni – oltre che sul sito, sulla pagina Facebook del portale, scrivendo una mail a info@creareinsieme.it o telefonando al numero 347.4511588.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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