Skip to main content

da: Arci Ferrara

Finalmente la 71^ Mostra del Cinema ha presentato una selezione italiana di tutto rispetto, premiata dalla giuria e applaudita in sala come non accadeva da anni. E la Sala Boldini, dopo il film di Maresco, propone due tra i titoli più significativi passati al Festival.

A partire da Giovedì 18 settembre verrà infatti programmato ANIME NERE, di Francesco Munzi, presentato in concorso a Venezia, ma selezionato anche dai Festival di Toronto e Telluride, a riprova della buona risposta anche della stampa internazionale.
Il film è la storia di una famiglia criminale vista dall’interno, negli aspetti più emotivi e contraddittori, che si spingono fino agli archetipi della tragedia greca. In una dimensione sospesa tra l’arcaico e il moderno, si svolge il racconto di tre fratelli che, dal Sudamerica e dalla Milano della finanza, sono costretti a tornare nel paese natale sulle vette selvagge della Calabria per affrontare i nodi irrisolti del passato.
Ispirato all’omonimo romanzo di Gioacchino Criaco, il film, girato ad Africo, è un viaggio nel cuore nero della ‘ndrangheta, un grido di dolore dal finale che lascia senza fiato, un film potente che rinuncia a qualunque spiraglio di speranza.

Non cambiano di molto i temi di SENZA NESSUNA PIETA’, diretto da Michele Alhaique, in programmazione Mercoledì 24 settembre.
Mimmo (Pierfrancesco Favino) vorrebbe fare solo il muratore, perché preferisce costruire palazzi che esercitare violenza sugli altri. Ma vive in un mondo feroce dove bisogna rispettare le regole se si vuol sopravvivere e così è costretto a recuperare crediti con ogni mezzo per il suo datore di lavoro. Tutto cambia quando nella sua vita irrompe Tania, una ragazza bellissima. Tutto sembra andare per il verso giusto, ma non si può sperare in una nuova vita senza fare i conti con la vecchia.
Presentato nella sezione “Orizzonti”, il film è un noir atipico, ambientato nella periferia capitolina. Nonostante si tratti di un’opera prima, la regia appare scarna e sicura; inquadrature e fotografia, nella loro cupezza raffinata, sono il frutto di una notevole ricerca estetica. Da segnalare infine il cast, che oltre a Favino, annovera Ninetto Davoli e Adriano Giannini.

tag:

Arci Ferrara


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it