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Da: Ufficio stampa Lega Nord Emilia Romagna

ALAN FABBRI (LN): “AUTONOMIA, BONACCINI LA SMETTA DI FARE LA VITTIMA. NESSUNA PENALIZZAZIONE DAL GOVERNO MA SERVE PROGETTO PIU’ CONCRETO”

GIANLUCA VINCI (LN): “MANCA STAFF DI TECNICI CHE LAVORI SUL TEMA. IL GOVERNATORE NON E’ CREDIBILE”

“Bonaccini non è credibile quando parla di autonomia. La sua è una posizione di facciata scelta solo per fini elettorali. Il governatore porta avanti una proposta fumosa e poco concreta: non si capisce il perchè non abbia chiesto al governo tutte e 23 le competenze previste dalla Costituzione e, allo stesso modo, non è chiaro quali risorse economiche porterà a casa per rilanciare l’economia del territorio. La smetta di fare la vittima: nessuno lo vuole penalizzare. Se rimarremo indietro rispetto al Veneto è solo a causa delle sue politiche poco efficaci”.
Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna e l’onorevole Gianluca Vinci intervengono sul tema dell’autonomia, che troverà spazi domani in Assemblea legislativa, durante la quale il governatore dovrà presentare una risoluzione sul tema.
“La credibilità di Bonaccini sull’autonomia sta a zero. Tutti ricordano la sua posizione sul referendum costituzionale del dicembre 2016, proposto da Renzi, quando il governatore si spese a favore della cancellazione dell’autonomia regionale per poi riciclarsi come autonomista improvvisato una volta capito che agli italiani quell’idea non piaceva”, attacca Vinci.
E, infatti, anche i risultati sono evidenti: “Il governatore non ha ancora deciso esattamente quante competenze chiedere al governo, prima erano 12 poi lo scorso giugno dovevano diventare 15 o 16”, aggiunge Vinci “senza una idea ben definita di cosa fare e senza aver mai spiegato davvero il motivo per cui l’Emilia Romagna debba rimanere un passo indietro in questa opportunità storica e non chiedere l’autonomia per tutte e 23 le materie previste dalla carta costituzionale” come ha fatto il Veneto.
“Anche sulle risorse a quanto pare il governatore ha le idee confuse”, attacca Fabbri “ancora non si sa quali saranno quelle che potrà ottenere per gestire poi gli aspetti di autonomia che all’Emilia Romagna verranno concessi”, mentre quello che Bonaccini sa fare benissimo è la vittima”, aggiuneg il capogruppo. “Continuare a sostenere che il governo penalizzerà l’Emilia Romagna perchè di un colore politico diverso è un modo per nascondere le proprie incapacità”. La verità è che “l’Emilia Romagna non ha voluto utilizzare lo strumento del referendum e non ha lavorato, come il Veneto su un progetto strutturato e solido cheabbia davvero un impatto positivo sull’economia del territorio”, aggiunge Fabbri.
Prova della situazione è il fatto che “non è mai stato creato, a quanto risulta uno staff di tecnici e di figure competenti a cui affidare uno studio serio sulla materia”, e in questo modo “l’Emilia Romagna rischia di perdere un’occasione storica, di rimanere indietro rispetto alle altre regioni, ottenendo un’autonomia solo di facciata, mentre c’è un governo pronto a fare sul serio”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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