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Da: Clara

Si sta completando in questi giorni la distribuzione, alle scuole, delle schede per partecipare a “Occhio ai particolari”, l’iniziativa a premi promossa da CLARA spa per l’anno scolastico 2018-19 nell’ambito del progetto di educazione ambientale PianetaClara.

Obiettivo dell’iniziativa a premi è sensibilizzare ed educare alunni e famiglie ad una corretta gestione di quei rifiuti appunto “particolari”, come gli oli vegetali e minerali, i piccoli RAEE, le pile esauste, i neon e le lampade a basso consumo, le vernici e i solventi, i rifiuti di stampa. Rifiuti di cui meno frequentemente succede di doversi liberare e sui quali spesso sorgono dubbi proprio sulle corrette modalità di smaltimento. L’iniziativa mira quindi a far conoscere e incentivare, per la gestione di questi rifiuti, l’utilizzo dei Centri di raccolta e i servizi itineranti presenti sul territorio.

Fino al 13 aprile 2019 le classi potranno accumulare timbri nella scheda consegnando i rifiuti presso i Centri di Raccolta e l’Ecomobile presenti nei diversi comuni. Gli studenti e/o i loro famigliari potranno portare ai Centri i rifiuti “particolari” di produzione domestica, quindi, e gli operatori dei Centri apporranno sulle schede uno o più timbri in base alla tipologia e alla quantità di rifiuti consegnati.

Per incentivare la partecipazione delle famiglie residenti nei comuni sprovvisti di Centri di Raccolta, i punti ottenuti dai conferimenti all’Ecomobile varranno il doppio.

Tutte le schede dovranno pervenire entro il 4 maggio 2019 tramite servizio postale, corriere o a mano all’indirizzo Clara S.p.A. Servizi Ambientali per il territorio, via A.Volta 26/a Copparo (Fe). A fine anno scolastico ci sarà la premiazione delle 5 classi vincitrici, quelle che si saranno distinte per aver totalizzato il maggior numero di punti. Come premi articoli di cancelleria e materiali didattici, e per la classe più virtuosa la possibilità di scegliere un’escursione guidata alla scoperta degli ambienti naturali del Parco del Delta del Po.

A breve inizieranno anche i laboratori e i percorsi didattici nelle scuole che hanno aderito alla terza edizione di ‘’Pianeta Clara’’. Quest’anno il progetto coinvolgerà 315 classi di tutti i 21 Comuni serviti da CLARA, per un totale di circa 6.200 alunni e quasi 400 incontri tra classi dell’infanzia, primarie e secondarie di I e II grado.

L’operatività del progetto è curata dalle cooperative Atlantide e La Lumaca, con la collaborazione, per alcuni specifici laboratori e attività, di Girogirotondo e La Piccola Carovana.

Per informazioni: Segreteria Pianeta Clara – pianetaclara@clarambiente.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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