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da: Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara

Si inizia venerdì 27 giugno con la performer Maura Chiulli e il suo nuovo romanzo “Dieci giorni”

Torna con un ricco e variegato calendario l’ormai tradizionale appuntamento ferrarese di inizio estate con DRINK A BOOK: NOTTURNI LETTERARI A TEMATICA GAY, LESBICA E TRANSESSUALE: cinque nuovi appuntamenti patrocinati dal Comune di Ferrara e organizzati da Circomassimo – Arcigay e Arcilesbica Ferrara in collaborazione con la Libreria Ibs.
È l’amore il filo conduttore di quest’anno, declinato e raccontato nelle sue molteplici forme. Per approfondire, spiegare e dibattere alcuni dei molti aspetti che rientrano nello sfaccettato mondo LGBT, perché Ferrara sia sempre più accogliente e inclusiva.

VENERDÌ 27 GIUGNO ORE 21.30
MAURA CHIULLI // DIECI GIORNI (Hacca Edizioni)
Tre racconti, sei diversi protagonisti all’apparenza distanti tra loro, ma le cui vite si scoprono intimamente connesse. Il principio è quello di vivere e ricordare, a qualsiasi costo, anche se farlo ci costerà la vita, anche se andare fino in fondo comporta il ritrovarsi sporchi e nudi di fronte a se stessi. Ed è questo che fanno Luciano, Silvia, Mario, Sergio, Tommaso e gli altri personaggi del romanzo: si ammalano, piangono, prendono ormoni, non riescono a sentirsi né uomini né donne, bestemmiano e fuggono per amore, perché vittime e carnefici della stessa incapacità di prendersi cura di sé e degli altri.
L’autrice: scrittrice e performer, a poco più di vent’anni Maura Chiulli inizia a interessarsi alla body art di Gina Pane e alla performance art di Marina Abramovic. Tra i suoi libri, Out. Storie di ordinaria discriminazione (Editori Riuniti) e Maledetti Froci & Maledette Lesbiche (Aliberti-Castelvecchi).

VENERDÌ 4 LUGLIO ORE 21.30
EDUARDO SAVARESE // LE INUTILI VERGOGNE (E/O)
Benedetto, Nunziatina, zia Gilda, Padre Vittorio sono i personaggi forti della trama incalzante che li accerchia e li fa misurare con l’ossessione del sesso e del peccato, l’esaltazione dell’amore, i corpi di maschi, femmine e trans, la presenza incombente di Dio. Savarese scandaglia e declina le diversità dell’amore raccontando vite che apparentemente hanno fallito perché hanno perduto l’amore. Ma la possibilità di redenzione rimane quando alla durezza della vita si oppone un cuore capace di ardere e sciogliersi.
L’autore: magistrato e scrittore, Eduardo Savarese vive e lavora a Napoli. Il suo primo romanzo, Non passare per il sangue, rielaborazione di L’amore assente, è stato segnalato dai giurati del Premio Calvino nell’edizione 2012.

VENERDÌ 11 LUGLIO ORE 21.30
CRISTIANA ALICATA // HO DORMITO CON TE TUTTA LA NOTTE (Hacca Edizioni)
Il passato è un mosaico di affetti irrisolti, guerre, armistizi, traslochi e fughe e la ricerca del tempo perduto può essere, a volte, l’unico modo di ritrovarsi. Una famiglia arriva a sfaldarsi e in qualche modo misterioso a ricomporsi nel ricordo. I fantasmi dei vecchi amori ritornano e sono nuove persone, nuove avventure, nuova vita. Una storia di abbandoni e di ritrovamenti che ci entra dentro da subito, che ci avvolge con le parole e che ha il grande pregio di parlare di noi.
L’autrice: ingegnere e responsabile commerciale di una grande azienda italiana, Cristiana Alicata fa parte del comitato editoriale de imille.org, dove scrive di politica. Tra i suoi libri, Quattro (Il Dito e La Luna) e Verrai a trovarmi d’inverno (Hacca Edizioni).

VENERDÌ 18 LUGLIO ORE 21.30
ELVIRA BORRIELLO // IL RUMORE DEL SUO SILENZIO (Elmi’s World)
Non esiste forza più grande dell’amore, ma quando veniamo lasciati ci rimane solo la debolezza di un cuore colmo di dolore. Niente sembra avere più senso e il tempo si ferma mentre intorno a noi tutto continua a muoversi senza interruzioni. L’unica cosa che ci rimane, per riprendere in mano la nostra vita, è affrontare il passato con la consapevolezza di volere un futuro.
L’autrice: Elvira Borriello è una scrittrice sensibile alle tematiche lesbiche che ha prodotto diversi libri e brevi poesie. Tra i suoi libri, L’ultima luna. Se la forza dell’amore, Paola per sempre, Leiedio. Come il sole negli occhi, La primavera di un sogno distratto, tutti pubblicati da Città Editrice.

VENERDÌ 25 LUGLIO ORE 21.30
VALTER CATONI // L’INUTILITÀ DELLA LETTERA Q (Mondadori)
Giorgio De Franchis è un uomo duro, deciso e pronto all’azione. Dopo un passato nei servizi segreti ha iniziato a collaborare come free lance con gli apparati di sicurezza dei Paesi a maggior rischio terroristico e non è tipo che ama lasciare gli incarichi a metà. Una sera, il suo grande amore Daniel Morel rimane gravemente ferito a Parigi dopo un’aggressione, e così Giorgio si precipita da lui. Nel seguire le tracce degli aggressori, però, si trova coinvolto in un intrigo legato al capolavoro di Claude Monet Impression, soleil levant, il quadro che ha dato origine all’Impressionismo e che è conservato al museo Marmottan di Parigi, di cui Daniel è direttore.
L’autore: Valter Catoni è nato a Roma nel 1954 ed è un importante dirigente d’azienda e imprenditore. Il suo primo romanzo, L’eterna lotta, è uscito nel 2012 nei Gialli Mondadori.

Tutte le presentazioni si svolgeranno come sempre presso la Libreria Ibs, in Piazza Trento e Trieste, sotto i portici che si affacciano sulla piazza più grande di Ferrara.
A offrire il consueto cocktail di benvenuto nelle varie serate sarà quest’anno il pub LOBO LOCO di via Borgo di sotto 7 a Ferrara, partner ufficiale della manifestazione.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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