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Comunicato stampa Camera di Commercio di Ferrara.

Govoni: “Le vaccinazioni e la progressiva riduzione delle restrizioni sono elementi essenziali per una ripresa integrale delle attività e per ricreare le condizioni sociali e di mercato in grado di incalzare la ripresa e favorire la competitività delle imprese”.

AL VIA I NUOVI RISTORI DELLA REGIONE GESTITI DALLE CAMERE DI COMMERCIO. DOMANDE ENTRO IL PROSSIMO 4 GIUGNO.

Oltre 13 milioni gli euro stanziati per aziende dello spettacolo, cultura, ristorazione ambulante, palestre, discoteche.

Alle ore 12 del 4 giugno prossimo scadrà il termine per la presentazione delle doman- de sul nuovo bando “ristori” promosso dalla Regione Emilia-Romagna. 13,35 milioni gli euro stanziati, per il tramite di Unioncamere Emilia-Romagna e delle Camere di commercio – a sostegno di discoteche e sale da ballo; commercio su area pubblica nelle fiere, ristora- zione ambulante; spettacolo viaggiante; gelaterie, pasticcerie e altre attività da asporto e ristorazione; palestre; settore cinematografico; imprese culturali.

I soggetti richiedenti devono risultare iscritti al Registro delle Imprese della Camera di commercio, essere attivi alla data di presentazione della domanda e in situazione di rego- larità contributiva nei confronti di INPS e INAIL. Sono, poi, previsti specifici requisiti che variano a seconda dell’attività economica dell’impresa per i quali si rimanda al bando repe- ribile sul sito della Camera di commercio di Ravenna (www.ra.camcom.gov.it).

Ad ogni soggetto interessato è consentito presentare una sola domanda, che dovrà essere firmata dal legale rappresentante, esclusivamente per via telematica (salvo per i soggetti economici destinatari delle Misure 6 e 7 esclusivamente iscritti al REA), attraverso la piattaforma RESTART (https://restart.infocamere.it), alla quale si può accedere con identità digitale SPID oppure tramite Carta Nazionale dei Servizi (CNS) con PIN dispositivo. Tutte le domande considerate ammissibili avranno diritto ad un eguale contributo a fondo perduto.

“Il nostro obiettivo – ha sottolineato Paolo Govoni, commissario straordinario della Camera di commercio – come già avvenuto nella gestione dei ristori alle imprese di somministra- zione di alimenti e bevande, per il quale abbiamo già completato i bonifici a tutte le impre- se risultate in regola con gli oneri previdenziali, è quello di dare una risposta efficace e ve- loce agli imprenditori, stremati da incertezze e chiusure. Ringrazio la Giunta regionale ed il suo presidente per questo secondo intervento in favore di categorie che hanno altrettanto risentito del lungo periodo di chiusure, così come ringrazio Unioncamere Emilia-Romagna per il prezioso lavoro di coordinamento. L’incremento delle vaccinazioni, insieme alle pros- sime riaperture e il progressivo rientro dalle restrizioni – ha concluso Govoni – saranno ele- menti fondamentali per riportare condizioni di stabilità, essenziali per una ripresa integrale delle attività e per ricreare le condizioni sociali e di mercato in grado di incalzare la ripresa e favorire la competitività delle imprese.”
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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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