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da: ufficio Comunicazione Pallacanestro Vigarano

Risultato finale 50-63 (12-17; 23-34; 37-40)

PALL. VIGARANO: Bestagno 11, Cirov 9, Marshal 12, Zanetti 0, Cupido 12, Venzo 6. Non entrate: Brunelli, Zara, Ugoka, Nako Moni Luma, Moroni, Andrenacci. All. Ravagni.

ACQUA & SAPONE UMBERTIDE: Consolini 2, Cabrini, Pegoraro, Serena, Dotto 4, Robbins 19, Santucci 8, Gemelos 17, Swords 13. Non entrata: Ortolani. All. Serventi.

Arbitri: Davide Scudiero, Luca Maffei, Elena Colazzo

Se non ci fosse stata la vittoria contro Carispezia due settimane fa, che ha fatto morale ma non aveva ancora determinato l’accelerazione al progetto cestistico stagionale avviato dalla Pallacanestro Vigarano, la sconfitta casalinga di ieri sera contro Acqua & Sapone Umbertide (50-63) potrebbe invece sancirne paradossalmente il momento d’avvio. Mai come ieri infatti la Pallacanestro Vigarano ha abbinato la continuità di rendimento per quasi tutti i 40’ con l’intensità e il ritmo portato al match soprattutto in fase difensiva.

Non poteva fare altro ieri il sestetto biancorosso. Sì, un sestetto perché di fatto, sono scese in campo solo sei giocatrici: Bestagno, Cirov, Cupido, Marshal, Venzo e Zanetti. Date l’indisponibilità di Brunelli, Moroni e Zara tra le esterne; di Ugoka sotto canestro. Ormai esauste le ragazze – al cospetto delle umbre, che invece hanno avuto un eccellente turn-over – hanno recuperato il distacco nell’ultimo quarto approfittando di ma non sono però riuscite a dar forza alla loro azione, dapprima in fase offensiva, in seguito in quella difensiva: le biancorosse non avevano più birra, nonostante la condizione atletica sia stata in passato tra le loro note salienti.

Coach Serventi ha pure estratto dalla sua borsa una difesa a zona 2-3 che ha protetto l’area – la pivot Swords fra l’altro era gravata di 4 falli –: Vigarano l’attaccava bene in un primo momento. Poi, complice anche la stanchezza, non riusciva più a far circolar palla come si conviene in questi casi, forzando le conclusioni e sbagliando alcuni passaggi: una manna per Acqua & Sapone che aveva pure adottato ad un certo punto, pure un pressing alto sulle portatrici di palla avversarie.

E qui Umbertide si preparava a depositare in saccoccia due, fondamentali punti, il quarto successo consecutivo fuori casa. Tutte encomiabili le cestiste locali anche Marshal che aveva dato il via alla riscossa di metà gara grazie ad alcune anticipi e palle recuperate. Cupido, regista ieri alla prova del fuoco per il primo elevato minutaggio di A1, con l’invenzione di alcuni assist quindi Bestagno prontai ai raddoppi e a chiudere sulle lunghe umbre. Le ultime tre hanno chiuso il match anche con il minutaggio più elevato. Cirov e Venzo, entrambe in grande spolvero, hanno infine messo il marchio di fabbrica su questa partita con alcune bombe chirurgiche dai 6.75 mt. In una delle poche armi che aveva a disposizione coach Ravagni per sconfiggere Acqua & Sapone oltre alla messa in pratica di una ferrea difesa.

Non resta ora che valutare le condizioni fisiche di Ugoka, assente dell’ultimo minuto causa un problema al ginocchio.

Nella giornata che ha visto Passalacqua Spedizioni Ragusa sconfiggere Famila Wuber Schio e portasi al comando e che porta Techmania Battipaglia, Saces Mapei Dike Basket Napoli e Lavezzini Parma portarsi verso la zona mediana della classifica la Pallacanestro Vigarano resta comunque ancorata a 2 punti con il medesimo punteggio di Calligaris Triestina e Carispezia La Spezia.

Risultati dell’ottava giornata: Pallacanestro Vigarano-Acqua & Sapone Umbertide 50-63,, Techmania Battipaglia-Ceprini Costruzioni Orvieto 70-59, Gesam Gas Lucca-Fila San Martino di Lupari 58-60, Carispezia Virtus La Spezia-Saces Mapei Dike Basket Napoli 53-75, Umana Venezia-Lavezzini Parma 81-62, Calligaris Triestina-Cus Cagliari 71-83,, Passalacqua Ragusa-Wuber Famila Schio 73-71

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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