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da: Alcide Mosso

A proposito della mostra “Xilografie sulla Resistenza”, inaugurata il 22 aprile nel salone d’onore del Palazzo Municipale, noto fra gli autori delle opere esposte il Prof. Ervardo Fioravanti, che fu militante del P.C.I. e a lungo Preside dell’Istituto d’Arte “Dosso Dossi”.
Credo che Fioravanti non sapesse molto della Resistenza, visto che fra il 1943 e il 1945 era negli Stati Uniti, come prigioniero di guerra.
Lo incontrò Gaetano Tumiati, che lo ricorda come sottocapomanipolo ( grado corrispondente al sottotenente del Regio Esercito) della Milizia nel suo libro “Prigionieri nel Texas”.
Prigioniero, dunque e per giunta “non collaboratore”: di quelli cioè che in Italia sarebbero finiti dritti a Coltano.
Fioravanti, nativo di Calto, collaborò al quotidiano “Il Polesine Fascista” negli anni 1938-1940. Poi combattè in Croazia contro i partigiani di Tito e infine a Pantelleria, dove fu catturato dagli Anglo-americani.
Tornato in Italia ebbe evidentemente un provvidenziale ripensamento, che certamente non lo danneggiò nella sua carriera di docente e di artista, visto che il mondo dell’arte era (ed è ancora) largamente egemonizzato dalla sinistra.
Evidentemente anche le vie di Damasco, come quelle del Signore, sono infinite…

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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