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Da: Ufficio Stampa Comune di Massa Fiscaglia

Ieri 19 ottobre 2019, presso il Municipio di Migliaro, si è tenuto il primo incontro per la costituzione della Consulta sul Welfare. A presiederlo Il Sindaco Fabio Tosi e i consiglieri di maggioranza, che hanno ricevuto, nella sala consiliare dell’edificio, i rappresentanti delle associazioni e alcuni cittadini.

“Quest’amministrazione ha più volte ribadito l’importanza di coinvolgere i cittadini nella vita del Comune” ha premesso Fabio Tosi “Proprio per questo oggi siamo a qui a parlare del percorso che dovremo seguire per la costituzione della prima Consulta”. Il Sindaco ha continuato ricordando che la Regione incentiva i percorsi partecipati ed è necessità di ogni cittadino e ogni istituzione creare confronti concreti e reali, per affrontare le problematiche del territorio e risolverle nel miglior modo possibile.

“Oggi è un punto di partenza, dove possiamo iniziare a confrontarci e collaborare. Nelle nostre comunità fare coesione sociale e migliorare le sinergie del territorio credo che sia il primo tassello da piazzare” ribadisce Tosi “per questo ringrazio l’Assessora Monica Chiarini per aver seguito questo progetto con estremo impegno e minuzia”.

L’Assessore Chiarini ha iniziato specificando che il progetto di Consulta è stato candidato in Regione in due modi: il primo per la Certificazione del percorso, il secondo per l’ottenimento del contributo finanziario. Ha altresì ribadito che anche in caso di mancanza di fondi incentivati, l’amministrazione si impegna a portarlo avanti.

“La Consulta è un organo principalmente consultivo e propositivo, per cui il suo parere su tematiche sarà importante e dovrà essere ascoltato dall’amministrazione, che dovrà prendere seriamente in considerazione ciò che emergerà da esso” Ha specificato Chiarini, per proseguire spiegando che “La consulta va strutturata su regole ben precise e tramite una serie di tappe importanti quanto fondamentali. Si partirà a gennaio 2020 con una serie di fasi per le quali si godrà di un affiancamento da parte di facilitatori, questi incontri porteranno alla stesura della Carta dei Valori della Consulta. Questo documento sarà oggetto di una nuova fase di lavoro durante la quale si avrà assistenza legale e terminerà con la scrittura del vero e proprio Statuto della Consulta, che dovrà essere, infine, istituzionalizzato tramite il Consiglio Comunale.”

La scelta di iniziare dal welfare nasce dalla necessità di invertire la tendenza di alcuni dati particolarmente critici: l’indice di vecchiaia estremamente altro, il carico sociale pari al 64% della popolazione, l’abbandono dello studio e le difficoltà relazioni dei giovani e la crescente presenza di casi di patologie psichiatriche (su 12.000 casi in provincia 3000 sono minori e circa 900 adolescenti).

“Bisogna lavorare assieme” ha dichiarato l’Assessora “non solo con le associazioni, ma anche con le persone non istituzionalizzate che lavorano attivamente sul territorio. Ci sono molti ragazzi che hanno sensibilità verso il territorio e vanno riconosciuti e coinvolti”.

Chiarini ha concluso dicendo che “questo percorso deve essere visto come una palestra, per imparare, crescere e poi replicare il modello su nuovi argomenti e progetti”.

Gennaio, quindi, il prossimo appuntamento che vedrà presenti anche rappresentanti di altre realtà comunali a presentare la propria esperienza.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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