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Da organizzatori

Settima edizione per Giardini Estensi, mostra mercato di piante rare e insolite organizzata dall’associazione Ferrara ProArt il 5 e 6 maggio, un appuntamento ormai consolidato dedicato ad amanti del verde o semplici curiosi e turisti.
Occasione per scoprire in bicicletta i giardini storici della città estense Patrimonio UNESCO, e mescolarsi nella babele delle oltre cento bancarelle ricche di fiori e profumi, frutto del lavoro di veri e propri produttori di essenze vegetali.

Ferrara, città Patrimonio dell’Umanità, aprirà nuovamente uno dei suoi scrigni per il tradizionale appuntamento del festival Giardini Estensi, edizione primaverile giunta alla sua 7a edizione. Lo splendido Parco di Palazzo Massari ospiterà la rassegna del florovivaismo e dell’artigianato d’alta gamma, nelle giornate di sabato 5 e domenica 6 maggio (il 29 e 30 settembre l’edizione autunnale).
Un contesto ideale per gli affezionati della biodiversità e della sostenibilità ambientale: non vi è infatti sede più prestigiosa di quella del grande Parco Massari che, all’ingresso, accoglie il visitatore con due secolari Cedri del Libano ed è un prezioso contenitore di numerose essenze arboree.
L’evento, organizzato dall’associazione culturale Ferrara ProArt, propone eccellenze florovivaistiche frutto della collaborazione con oltre cento aziende agricole provenienti da varie parti d’Italia. Gli stand d’artigianato a tema faranno da complemento alla fiera proponendo sorprendenti novità.

Un ricco carnet di eventi e workshop sulla sostenibilità ambientale farà da sfondo al mercato, con la presenza di vere e proprie star del mondo verde: Tiziano Fratus, notissimo scrittore e saggista autore di pubblicazione dedicate agli alberi centenari dell’Italia (5 maggio ore 11.00, Spazio Incontri del Parco Massari) dialoga con Mimma Pallavicini, giornalista di Gardenia, un’autorità indiscussa nella divulgazione del giardinaggio, in un incontro dal titolo “Gli alberi ci fissano dal cuore del tempo”, con presentazione dei volumi “Il Bosco è un mondo” (Einaudi) e “I Giganti silenziosi” (Bompiani).

Spazio anche a tante originali iniziative durante il weekend del festival. Manu Quadra, animatrice fashion, organizza due eventi all’interno del Parco Massari: il Vintage Contest, con sfilata in centro città (6 maggio, ore 12.00), e il Contest Pin Up, organizzato dalla Ferrara Pin Up School. Che in realtà sono due contest in uno: Contest Pin Up, aperto a donne pin up ma anche a tutti gli uomini amanti del vintage che vogliano sfilare e vincere i premi in palio, e il Contest “Un fiore per cappello!”, concorso a premi di copri capi artigianali a tema floreale e naturalistico (info pinupschoolferrara@gmail.com, 345 5974368).
Mirko Pederzini, artigiano esperto nell’intreccio delle erbe palustri, una passione trasmessa da una tradizione di famiglia che dura almeno tre generazioni, attiverà per i due giorni del festival un laboratorio aperto al pubblico (cesti, borse, oggetti vari) per insegnare questo antico mestiere.

Ad arricchire il programma anche due visite guidate giornaliere in bicicletta attraversando la città, “patria” delle due ruote, ed il parco della cinta muraria, in compagnia delle Guide Estensi. L’itinerario avrà inizio nel cuore dell’Addizione Erculea e proseguirà percorrendo la cinta Muraria, gli antichi orti estensi, il parco dei Bagni Ducali per poi attraversare la città e toccare i giardini del Castello Estense (sabato 5 maggio ore 10.00 e 15.30, domenica 6 maggio ore 10.00 e 15.30; durata dell’itinerario 2 ore e 30 ca. Ticket: € 10,00 a persona, gratuito under 18, incluso l’aperitivo, escluso il noleggio bici – per info e prenotazioni: Ass.ne Guide Estensi: 0532 769398).

Verrà allestito inoltre, per chi volesse pranzare o cenare, un punto ristoro in stile country-chic in mezzo al verde. L’ingresso al Festival è gratuito ed è visitabile nelle due giornate dalle 9.00 alle 23.30
Programma aggiornato alla pagina Facebook ufficiale della manifestazione
https://www.facebook.com/giardiniestensi2017/

Cenni storici sulle location
Attigui al Parco Massari si trovano l’Orto Botanico ed il Palazzo dei Diamanti, inseriti nel quadrivio dell’ambizioso progetto urbanistico di Biagio Rossetti.
Il Palazzo dei Conti Massari è di origine cinquecentesca, a fine settecento venne ampliato e gli orti retrostanti furono trasformati in parco con giardini all’italiana. Successivamente, all’indomani dell’Unità d’Italia, il complesso passò in mano ai conti Massari che disposero la trasformazione del parco in un giardino all’inglese. Dal 1936, esso è proprietà del Comune di Ferrara. Il Palazzo, ora in restauro, ospita le Gallerie d’Arte Moderna, il Museo Boldini e dell’800.
L’ingresso del parco venne utilizzato da Vittorio De Sica per rappresentare l’ingresso del giardino della famiglia ebrea ferrarese protagonista del film Il giardino dei Finzi-Contini, tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani e girato nel 1970.

Per info:
Nicola Cristofori
Ufficio Stampa Giardini Estensi
+39 349 6086830
nicolacristofori80@gmail.com

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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