Coldiretti: dal 13 giugno mostra in Castello delle Opere del concorso Campagna Amica degli Artisti 2016
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da: ufficio stampa Coldiretti
Da lunedì 13 giugno agli imbarcaderi del Castello Estense l’esposizione delle opere partecipanti al concorso Campagna Amica degli Artisti “La terra non la si cura mai abbastanza, e ogni mese ha le sue incombenze precise”. Coinvolti artisti ferraresi delle diverse tecniche figurative ed artistiche, che si contenderanno i premi messi in palio da Coldiretti Ferrara e da TerranostraFerrara.
Prende spunto da una frase dello scrittore Cesare Zavattini l’edizione 2016 del concorso “Campagna Amica degli Artisti”, l’iniziativa promossa da Coldiretti Donne Impresa di Ferrara e da Terranostra Ferrara, patrocinata dal Comune di Ferrara e dalla Camera diCommercio, rivolta a tutti gli artisti ferraresi invitati ad esprimere con ogni tecnica il senso del tema proposto.
“E’ la terza edizione – evidenzia Monia Dalla Libera, rappresentante delle imprenditrici ferraresi di Coldiretti – e siamo soddisfatti sia del numero di partecipanti che soprattutto della qualità espressa. Prevalgono le opere figurative, in particolare quadri, ma abbiamo anche realizzazioni poetiche e sculture, realizzate da artisti di ogni età, sia hobbisti, che studenti dell’Istituto d’arte, che artisti professionisti”.
“In una provincia come la nostra – aggiunge Sergio Guinelli, presidente di Coldiretti Ferrara – il tema dell’agricoltura nel quotidiano dei cittadini è ancora ben presente, e siamo lieti che diversi artisti del territorio abbiano raccolto il nostro invito e si siano prodigati nell’interpretare con la loro sensibilità quella che per noi è realtà di ogni giorno, ma che è anche occasione per fissare immagini, sensazioni, suggestioni che intersecano il mondo agricolo e quello dell’arte, senza distinzione di tecniche ed espressività. Siamo anche lieti del patrocinio e dell’attiva collaborazione del Comune di Ferrara nella realizzazione della mostra finale del concorso, che quest’anno si sviluppa in tre giornate, da lunedì 13 a mercoledì 15 giugno, presso gli imbarcaderi del Castello, a testimonianza di un dialogo sempre aperto e proficuo anche oltre le questioni particolari del settore”.
Oltre al patrocinio delComune di Ferrara, c’è anche quello della Camera di Commercio e la collaborazione con Terranostra Ferrara, l’associazione degli agriturismi di Coldiretti della nostra provincia.
Il presidente di Terranostra, Paolo Magagna evidenzia l’interesse degli agriturismi nel concorso e sottolinea “gli elementi positivi di questa iniziativa per il nostro territorio, che riallacciano agricoltura e prodotti tipici con l’arte, come è stato per secoli e come è ben rappresentato da numerose testimonianze che troviamo in celebri siti proprio nella nostra città, come il salone dei mesi di Schifanoia, o il ciclo delle formelle del duomo. E’ un po’ il ritrovare un comune denominatore che ci fa apprezzare ancora di più il nostro ambiente e le nostre particolarità, sia per i ferraresi che per gli ospiti da altri territori. E proprio per questo abbiamo deciso come associazione degli agriturismi di Coldiretti di essere parte attiva del concorso, mettendo in palio premi aggiuntivi che consentiranno di pernottare o degustare menù tipici in alcune strutture nostre associate, contribuendo a far conoscere ancora più da vicino Ferrara e le sue più intime attrattive, troppo spesso sconosciute e non valorizzate”.
L’inaugurazione della mostra è prevista lunedì 13 giugno, alle 18.30, con la cerimonia di premiazione ed un aperitivo a km zero nel cortile del Castello. Orari di apertura dellamostra allestita negli imbarcaderi sono dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, con ingresso libero e gratuito per tutti gli interessati.
COLDIRETTI
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Cari lettori,
dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .
Tanto che qualcuno si è chiesto se i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.
Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
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