da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara
Proseguono gli appuntamenti realizzati in collaborazione con la prestigiosa kermesse itinerante Crossroads Jazz e altro in Emilia-Romagna con il trio del batterista Jim Black (9/4) e il Nicole Mitchell’s Black Earth String (23/4) che chiuderà in bellezza Ferrara in Jazz.
Segnaliamo altresì i protagonisti degli altri due Main Concert del mese: Gianluca Petrella con il suo Cosmic Renaissance in scena sabato 2 aprile, e il Jochen Rueckert Quartet featuring Mark Turner.
Le ultime battute dei lunedì del Jazz Club firmati Monday Night Raw, caratterizzati da Dj set, presentazioni di nuovi progetti discografici e infuocate jam session, vedono esibirsi artisti quali Greg Burk, Marco Colonna e Caterina Palazzi, mentre “Friday Jazz Dinner”, la serie di venerdì gastronomico-musicali in cui le invitanti proposte culinarie elaborate dal Wine-Bar del Torrione sposano i colori del miglior jazz dal vivo in circolazione nel nostro territorio, chiude l’8 aprile con As Madalenas, coloratissimo progetto firmato da Cristina Renzetti e Tati Valle.
Da non dimenticare poi è l’ultimo live della Tower Jazz Composers Orchestra, l’orchestra residente del Jazz Club Ferrara, in programma per venerdì 22 aprile.
MAIN CONCERTS
Sabato 2 aprile, ore 21.30
Gianluca Petrella Cosmic Renaissance
Gianluca Petrella, trombone;
Mirco Rubegni, tromba;
Francesco Ponticelli, contrabbasso;
Federico Scettri, batteria;
Simone Padovani, percussioni
Sabato 9 aprile, ore 21.30
In collaborazione con Crossroads Jazz e altro in Emilia-Romagna
Jim Black Trio
Elias Stemeseder, painoforte e tastiere;
Thomas Morgan, contrabbasso;
Jim Black, batteria
Sabato 16 aprile, ore 21.30
Jochen Rueckert Quartet featuring Mark Turner
Mark Turner, sax tenore;
Mike Moreno, chitarra;
Orlando Le Fleming, contrabbasso;
Jochen Rueckert, batteria
Sabato 23 aprile, ore 21.30
In collaborazione con Crossroads Jazz e altro in Emilia-Romagna
Nicole Mitchell “Black Earth” Strings
Nicole Mitchell, flauto;
Pasquale Mirra, vibrafono;
Tomeka Reid, violoncello;
Silvia Bolognesi, contrabbasso
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MONDAY NIGHT RAW
Lunedì 4 aprile, ore 21.30
Greg Burk Expanding Trio
Greg Burk, pianoforte;
Marc Abrams, contrabbasso;
Enzo Carpentieri, batteria
Lunedì 11 aprile, ore 21.30
MC3
Marco Colonna, sax tenore e clarinetti;
Fabio Sartori, organo;
Claudio Sbrolli, batteria
Lunedì 18 aprile, ore 21.30
Caterina Palazzi Sudoku Killer
Antonio Raia, sax tenore;
Giacomo Ancillotto, chitarra;
Caterina Palazzi, contrabbasso;
Maurizio Chiavaro, batteria
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FRIDAY JAZZ DINNER
– Il Jazz servito sul piatto –
Venerdì 1 aprile, ore 21.30
Graziani – Mantovani Duo
Rossella Graziani, voce;
Massimo Mantovani, pianoforte
Venerdì 8 aprile, ore 21.30
As Madalenas
Cristina Renzetti, voce e chitarra;
Tati Valle, voce e chitarra
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THE TOWER JAZZ COMPOSERS ORCHESTRA
Venerdì 22 aprile, ore 21.30
The Tower Jazz Composers Orchestra
Piero Bittolo Bon, sassofoni, clarinetti, direzione e arrangiamenti;
Alfonso Santimone, pianoforte, elettronica, direzione e arrangiamenti;
Martina Biguzzi, flauto; Gianluca Fortini, clarinetti; Glauco Benedetti, tuba;
Stefano Radaelli, Tobia Bondesan, Filippo Orefice, sassofoni;
Pasquale Paterra, Mirko Cisilino, trombe;
Lorenzo Manfredini, Federico Pierantoni, Filippo Vignato, tromboni;
Alessandro Garino, Federico Rubin, pianoforte;
Riccardo Morandini, Luca Chiari, chitarre;
Stefano Dallaporta, contrabbasso;
Simone Sferruzza, Andrea Grillini, batteria
+
Opening Act
Bluastro Duo
Fred Brindisi, voce e armonica;
Guido Foddis, voce e chitarra
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JAZZ GOES TO COLLEGE
Venerdì 15 aprile, ore 21.30
Latin Docet
Stefano Melloni, Roberto Manuzzi, sassofoni;
Teo Ciavarella, pianoforte;
Antonio Cavicchi, chitarra;
Daniele di Gregorio, vibrafono e marimba;
Guido Querci, percussioni;
Stefano Galassi, basso;
Fausto Negrelli, batteria
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Openig Act
Saggio degli allievi delle classi di Percussioni e Musica d’Insieme
diretto dai Professori Guido Querci e Roberto Manuzzi
INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline: 339 7886261 (dalle 15.30)
Prenotazione cena: 333 5077059 (dalle 15.30)
Tutti i concerti si svolgono presso il Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara.
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.
JAZZ CLUB FERRARA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Cari lettori,
dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .
Tanto che qualcuno si è chiesto se i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.
Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”, scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle élite, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.
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Francesco Monini
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