Lunedì 21 marzo il trio di Francesco Cusa con Simone Graziano e Gabriele Evangelista in concerto al Jazz Club Ferrara
Tempo di lettura: 2 minuti
da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara
Lunedì 21 marzo, ore 21.30
Monday Night Raw
FRANCE DJ SET
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FRANCESCO CUSA TRIO
Simone Graziano, pianoforte;
Gabriele Evangelista, contrabbasso;
Francesco Cusa, batteria
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JAM SESSION
Lunedì 21 marzo Monday Night Raw fonde jazz e letteratura con il nuovo trio di Francesco Cusa, completato da Simone Graziano al pianoforte e Gabriele Evangelista al contrabbasso. Il batterista, compositore e scrittore catanese affronterà un repertorio insolito che alterna brani originali e standard della tradizione ad accattivanti aforismi tratti da “Ridetti e ricontraddetti”, sua ultima fatica letteraria edita da Carthago. Ad aprire la serata è il consueto aperitivo a buffet accompagnato dalla selezione musicale, rigorosamente in vinile, di France Dj. Seguono il concerto imprevedibili jam session.
Lunedì 21 marzo (ore 21.30) Monday Night Raw fonde jazz e letteratura con il nuovo trio dell’artista catanese Francesco Cusa. La formazione, completata da Simone Graziano al pianoforte e Gabriele Evangelista al contrabbasso, esplora i territori delle composizioni originali e della poliritmia.
Varcata la soglia dei cinquant’anni, festeggiati con ben due produzioni discografiche per Musica Jazz e Jazzit, Cusa ci presenta una riproposizione in chiave acustica delle esperienze progettuali del passato, con uno sguardo alla musica di tradizione e a celebri standards statunitensi rivisitati. La performance sarà anticipata dalla selezione di accattivanti aforismi tratti da “Ridetti e ricontraddetti”, sua ultima fatica letteraria edita da Carthago. L’autore stesso avverte: “Alcuni motti di spirito arrivano col delay, dunque si ride dieci minuti dopo” ma è una “Lettura […] da consultare senza ritegno”.
Batterista e compositore, Francesco Cusa opera come sideman, leader e co-leader (Naked Musicians, Solomovie, ecc). Talento e versatilità gli hanno permesso di esibirsi in Italia e all’estero, collaborando a fianco di artisti del calibro di Paolo Fresu, Cristina Zavalloni, Kenny Wheeler, Steve Lacy e Tim Berne, solo per citarne alcuni.
Co-fondatore del collettivo bolognese “Bassesfere”, Cusa è attualmente alle prese con il progetto artistico di killeraggio comunicativo “Improvvisatore Involontario”. Da alcuni anni alterna la professione del musicista a quella dello scrittore di novelle e di critico cinematografico per la rivista “Lapis”. Collabora altresì con la rivista “Cultura Commestibile” curando la rubrica “Il Cattivissimo”.
Ad impreziosire l’appuntamento di lunedì 21 marzo è il ricco aperitivo a buffet (a partire dalle ore 20.00) accompagnato dalla selezione musicale, rigorosamente in vinile, di France Dj. Segue il concerto la pirotecnica jam session. Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.
DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.
COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15
Non si accettano pagamenti POS
Apertura biglietteria 19.30
Aperitivo a buffet con dj set a partire dalle ore 20.00
Concerto 21.30
Jam Session 23.00
JAZZ CLUB FERRARA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Cari lettori,
dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .
Tanto che qualcuno si è chiesto se i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.
Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
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Francesco Monini
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