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“Faust Edizioni”, il marchio editoriale ferrarese più venduto nel 2015, inaugura con l’ultimo libro di don Vincenzi

da: Faust Edizioni

Don Sergio Vincenzi – già cappellano di alcuni ospedali nella provincia ferrarese, e attualmente amministratore delle parrocchie di Coccanile di Copparo e Sant’Apollinare in Dossetti – ha pubblicato per i tipi della “Faust Edizioni” il saggio La sua figura rimane vaga e sbiadita? Una risposta a L’enigma Gesù di John Carroll.
A partire da questo volume la casa editrice di Fausto Bassini – che nel 2015 con le sue collane di narrativa, storia, arte, poesia, criminologia, psicologia e umorismo, è risultato il marchio editoriale ferrarese globalmente più venduto nelle librerie, bancarelle e centri commerciali del territorio, alla media di oltre 4 pezzi al giorno – inaugura una nuova collana intitolata Divinarum e dedicata a teologia e cultura religiosa.
In questa sua ultima pubblicazione don Vincenzi controbatte, con penna tenace e umile, le tesi esposte nel saggio L’enigma Gesù (uscito in Italia per Fazi Editore) dal professore australiano John Carroll, il quale leggerebbe il vangelo di Marco in modo personale, senza tenere conto della fede della comunità cristiana e dei carismi così evidenti nei predicatori dell’Annuncio.
La sua lettura di Marco – a parere di don Vincenzi – è difficile da definire: spazia dentro un pensiero che vorrebbe essere filosofico e psicologico, ma che, in realtà, desidera solo demolire alcune verità che al professore risultano scomode, perché non rientrano nella sua vita e pertanto non diventano Storia capace di essere letta e rivissuta.

Don SERGIO VINCENZI (Ferrara, 1945) è licenziato in Teologia all’ateneo bolognese (STAB).
Oltre a sei volumi dedicati alla figura di monsignor Natale Mosconi, usciti tra il 2003 e il 2008, ha pubblicato Degenti contenti: anche nelle corsie d’ospedale si può sorridere (2006), Racconti velati dalla nebbia (2006), Degenti contenti 2 (2007), La città nel cuore (2009), Degenti contenti 3 (e quant’altro) (2011), Nell’oscurità della fede non è mai mancata la luce (2013), La movida ferrarese: cultura giovanile fra Chiesa e Istituzioni (2013).

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)