I Colloqui dello IUSS dedicati a Interculturalità nelle discipline scientifiche e umanistiche
da: ufficio comunicazione ed eventi Unife
Nuovo appuntamento giovedì 6 febbraio alle ore 16 nella sede dell’Istituto Universitario di Studi Superiori IUSS-Ferrara 1391, (via Scienze, 41/b), con i Colloqui dello IUSS. Quest’anno gli incontri, curati da Paola Spinozzi, Ricercatrice del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara, sono dedicati all’Interculturalità nelle discipline scientifiche e umanistiche.
“Fare le leggi”. E’ questo il titolo dell’appuntamento che vedrà come relatori Roberto Bin, Professore Ordinario del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara e Direttore dello IUSS, che interverrà sul tema “Indeterminazione e interpretazione giuridica” e Gastone Castellani, Professore Associato del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna, con la relazione “Determinismo, stocasticità ed indeterminazione: dalle leggi della natura alle leggi giuridiche”. A presiedere l’incontro sarà Paola Spinozzi.
“Il termine interculturalità – afferma Paola Spinozzi – intende evidenziare, oltre all’interazione fra culture esplorata dalle discipline demo-etno-antropologiche, l’accezione di confronto fra diversi sistemi di pensiero. Tanto i saperi scientifici quanto i saperi umanistici, infatti, sono sistemi di conoscenza e rappresentazione. In tale prospettiva, interculturalità indica le relazioni dialettiche fra scienziati e umanisti e fra i loro rispettivi metodi d’indagine. Collocando la ricerca in una prospettiva di interscambio, emergono le correlazioni e risaltano le specificità, poiché il dialogo fra le discipline accresce la consapevolezza delle categorie concettuali e degli strumenti ermeneutici che distinguono ognuna. Parlare di ‘intercultura’ significa dunque comprendere l’autonomia e la sinergia degli specifici discorsi disciplinari attraverso i quali scienziati e umanisti contribuiscono alla produzione di cultura”.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)