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Comunicato stampa Gruppo Europa Verde.

Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde in Assemblea legislativa Emilia-Romagna: “Con la risoluzione che abbiamo depositato oggi chiediamo alla Giunta regionale di sostenere la ricerca nel campo dell’adattamento ai cambiamenti climatici e di predisporre un piano di misure, scandite da un cronoprogramma che fissi obiettivi e target temporali, per dare piena attuazione alla strategia europea e regionale di adattamento ai cambiamenti climatici già in atto al fine di ridurne gli effetti negativi ormai visibili anche in Emilia-Romagna. Accanto alle misure di mitigazione, ovvero di riduzione delle emissioni climalteranti di gas serra, occorre infatti procedere con urgenza a mettere in campo anche misure e interventi che consentano di contrastare a livello locale gli effetti dell’emergenza climatica”.

Il Gruppo Europa Verde dell’Assemblea legislativa dell’Emilia- Romagna ha depositato oggi una risoluzione che impegna la Giunta regionale a sostenere la ricerca nel campo dell’adattamento ai cambiamenti climatici e a predisporre un cronoprogramma di misure e investimenti, con relativi obiettivi e target temporali, per dare piena attuazione alla strategia europea e regionale di adattamento ai cambiamenti climatici al fine di contrastarne gli effetti: lunghi periodi di siccità che colpiscono in particolare l’agricoltura, ondate di calore nelle aree urbanizzate, risalita del cuneo salino nel Delta del Po, erosione delle coste, solo per citarne alcuni.

Fin dall’accordo sottoscritto nel 2015 a Parigi, in occasione della 21a sessione della conferenza delle parti (COP 21) dell’ONU sui cambiamenti climatici, venne posto l’accento sul tema dell’adattamento, da mettere al centro delle politiche accanto agli interventi di mitigazione. Affrontare la crisi climatica comporta infatti l’attivazione non solo di politiche di contrasto per arrivare alla neutralità carbonica, ma anche di “riduzione del danno” per difendersi dalle ricadute inevitabili e in parte già in atto. Per questo, oltre alle azioni per ridurre le emissioni di gas climalteranti, è fondamentale intervenire per proteggere i sistemi naturali e antropici dagli effetti causati dal cambiamento climatico.

Questa visione è stata confermata dalla nuova Strategia europea di adattamento ai cambiamenti climatici, presentata lo scorso 24 febbraio e incentrata su due linee d’azione: diffusione delle conoscenze e pianificazione degli interventi. Anche la Strategia regionale, approvata nel dicembre 2018 dall’Assemblea legislativa, sottolinea l’importanza delle azioni di adattamento ai cambiamenti climatici e la necessità di coinvolgere di cittadini.

“E’ ormai evidente che i cambiamenti climatici in atto toccano da vicino anche l’Emilia-Romagna in termini di ondate di calore, eventi meteo estremi, aumento dei periodi siccitosi, riduzione delle precipitazioni nevose, erosione della costa e risalita del cuneo salino nel delta del Po. Per questo, oltre a contribuire alle politiche globali di riduzione delle emissioni di gas serra a cominciare dalla diffusione delle fonti di energia rinnovabili e da interventi di efficienza energetica, occorre fare un passo in più, e pianificare politiche di adattamento, passando dalle dichiarazioni di principio alla pianificazione degli obiettivi e degli interventi e alla misurabilità dei risultati – afferma Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna – La Strategia regionale di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici rappresenta un buon punto di partenza, ma non è sufficiente perché non ha carattere di cogenza rispetto ai piani e programmi regionali. Per noi Verdi/Europa Verde generici impegni non bastano più di fronte all’emergenza climatica in atto. Con la nostra risoluzione, chiediamo alla giunta regione – in linea con le indicazioni dell’Unione Europea – di integrare il tema dell’adattamento e della mitigazione in tutte le politiche settoriali di piano regionali, coinvolgendo stakeholder e cittadinanza per aumentare la conoscenza e la sensibilità verso le tematiche dei cambiamenti climatici e delle misure da adottare per prevenirne e mitigarne gli effetti già in corso”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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