Un impegno “straordinario” per garantire il funzionamento degli impianti antibrina.
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Comunicato Stampa Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara.
Il servizio di fornitura d’acqua anche in orario notturno per consentire alle aziende agricole di proteggere le colture da gelo e basse temperature nella prima settimana di aprile.
FERRARA, 16 aprile 2021 – Sostegno alla produttività del settore agricolo, garantendo acqua in maniera costante alle aziende del territorio. Questo uno dei principali obiettivi del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara che continua a investire per migliorare e ampliare i suoi servizi. E il sostegno è arrivato puntuale, sotto forma di fornitura d’acqua anche in orario notturno per consentire il funzionamento degli impianti antibrina delle aziende agricole, essenziali per proteggere le colture frutticole e orticole in pieno campo.
“Come accade ormai da qualche anno, i produttori agricoli stanno affrontando nuovamente il fenomeno calamitoso delle gelate primaverili – spiega il presidente del Consorzio Stefano Calderoni – che hanno messo a rischio le produzioni del territorio. Nei giorni più difficili, quelli con temperature scese ampiamente sottozero, abbiamo garantito l’immissione costante d’acqua per consentire il funzionamento corretto e continuativo degli impianti antibrina. Impianti essenziali, perché l’acqua nebulizzata sulle piante a contatto con basse temperature forma una patina di ghiaccio che trattiene il calore e lo trasferisce a fiori e gemme, che in questo modo non vengono danneggiati. Il nostro servizio è riuscito a coprire oltre 440 ettari di produzioni agricole, 225 dei quali necessitavano della fornitura anche in orario notturno.
Mentre di giorni i canali dai quali avviene il prelievo hanno, infatti, una dimensione tale da assicurare una quantità d’acqua sufficiente, di notte è necessaria un’immissione straordinaria di risorsa idrica. In generale i volumi d’acqua necessari sono elevati perché l’irrigazione antibrina non viene fatta a settori come quella abituale, ma su tutto l’appezzamento e una volta avviata non può essere interrotta perché altrimenti diventa inefficace. Il nostro personale è rimasto, dunque, sempre attivo e reperibile, pronto per intervenire in caso di bisogno: dei veri e propri “guardiani” delle colture del nostro territorio. Naturalmente se le previsioni metereologiche indicheranno ulteriori sbalzi termici saremo pronti a evadere tempestivamente le richieste dei produttori. Il settore agricolo – conclude il presidente del Consorzio – è trainante per la nostra economia e credo sia compito di un ente come il nostro, che si pone al servizio della comunità e delle attività produttive, di metterlo nelle condizioni di lavorare al meglio, supportandolo con tutti i servizi necessari e una gestione sempre più efficiente della risorsa idrica”.
PROVINCIA DI FERRARA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Cari lettori,
dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .
Tanto che qualcuno si è chiesto se i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.
Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
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