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Pari opportunità. Ancora un impegno per combattere la violenza: la Regione sostiene l’autonomia abitativa ed economica delle donne vittime di maltrattamenti in famiglia. L’assessore Lori: “Nuove risorse, condivise con gli enti locali e i centri antiviolenza, per fornire una base concreta di ripartenza e nuova vita dopo il trauma”

Voucher fino a 6mila euro per l’affitto, gli arredi e le spese condominiali e fino a 200 euro al mese di contributo economico. Misure che si aggiungono ai circa 3 milioni di euro già stanziati a favore della rete regionale dei Centri antiviolenza e Case rifugio

Bologna – Un aiuto concreto a favore delle donne vittime di violenza per accompagnarle e sostenerle nel cammino verso la conquista della piena autonomia dopo il trauma vissuto, a partire da quella che resta l’esigenza primaria di ogni persona: la casa dove abitare. Da sola o con i propri figli, spesso vittime anch’essi.

È l’obiettivo del provvedimento della Giunta regionale che ripartisce ai Comuni capofila dei 38 distretti socio-sanitari dell’Emilia-Romagna oltre 650 mila euro per il finanziamento nel biennio 2021-2022 di interventi finalizzati al sostegno abitativo ed economico delle donne che escono da un percorso di violenza.

Una dotazione finanziaria suddivisa in due tranche – circa 526 mila 400 euro per l’anno prossimo e la restante quota di 131 mila 600 euro per il 2022 – che gli enti territoriali potranno utilizzare per la concessione di un voucher del valore massimo di 6 mila euro a donna per pagare ad esempio per un anno l’affitto dell’appartamento dove sono andate ad abitare, sia da sole sia in coabitazione, oppure le spese condominiali, l’acquisto di arredi e/o elettrodomestici, oltre alle utenze varie. Prevista anche l’erogazione di contributi in denaro fino a 200 euro al mese per un periodo massimo di 6 mesi.

“Accanto alle misure che abbiamo già previsto a sostegno delle donne vittime di violenza di genere per circa 3 milioni di euro tra fondi regionali e statali a favore della rete dei centri antiviolenza e case rifugio- commenta l’assessore regionale alle Pari opportunità, Barbara Lori- abbiamo voluto destinare nuovi contributi per promuovere l’autonomia abitativa ed economica. Queste risorse, condivise con gli enti locali e i centri antiviolenza, hanno infatti lo scopo di fornire una base per la ripartenza alle donne già inserite in un percorso di uscita dalla violenza subita”.

I fondi per provincia

Le risorse sono state ripartite tra gli enti beneficiari in base alla popolazione residente. Questa la suddivisione dei fondi per provincia: Piacenza 42.323,13 euro; Parma 66.824,55; Reggio Emilia 78.355,87; Modena 104.171,04; Bologna 149.985,24; Ferrara 50.810,48; Ravenna 57.351,38; Forlì-Cesena 58.106,85 e, infine, Rimini 50.071,36 euro.

Una prima tranche pari all’80% dell’importo complessivo spettante a ciascun ente locale sarà liquidata entro i primi mesi dell’anno prossimo; la restante quota del 20% è destinata a finanziare interventi da realizzare nel primo semestre del 2022.

Il meccanismo finanziario del provvedimento è molto semplice: la Regione riconosce un rimborso fino all’85% delle spese sostenute dagli enti locali per la realizzazione degli interventi a favore delle donne; la copertura della restante percentuale residua del 15% dovrà essere garantita dagli stessi enti locali che beneficiano dei finanziamenti regionali.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.

Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di  50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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