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Fissare un tetto al costo dei tamponi nella sanità privata dell’Emilia-Romagna

Da: Stefania Minghini

Silvia Zamboni, Capogruppo Europa Verde: “Abbiamo rilanciato alla Giunta regionale l’appello di Federconsumatori per fissare il costo massimo dei tamponi, come fatto in Campania. È una misura di buonsenso, che va incontro alle esigenze delle famiglie e che impedisce possibili speculazioni”.

Bologna, 30 novembre 2020 – Il Gruppo Europa Verde dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha raccolto l’appello di Federconsumatori al presidente della Regione Stefano Bonaccini, e all’assessore alla sanità Raffaele Donini, perché si fissi un tetto massimo al costo dei tamponi naso-faringei fatti nelle strutture della sanità privata. La misura richiesta da Federconsumatori e appoggiata da Europa Verde vuole porre rimedio al costo eccessivo dei tamponi naso-faringei eseguiti nelle strutture private, costo che secondo quanto denunciato dall’associazione dei consumatori oscilla mediamente tra 90 e 120 euro. Per questo Federconsumatori e Europa Verde hanno chiesto alla Regione Emilia-Romagna di stabilire un costo massimo inferiore ai prezzi praticati al momento, sul modello di quanto fatto recentemente dalla Regione Campania che l’ha fissato a 42 euro.

“Si tratta di una misura di buonsenso che va incontro alle esigenze delle famiglie, già provate dalla crisi innescata dalla pandemia, crisi che sta rendendo ancora più acute le disuguaglianze sociali – dichiara Silvia Zamboni, Capogruppo di Europa Verde e Vice Presidente dell’Assemblea legislativa – Per questo ho appoggiato la richiesta formulata da Federconsumatori presso la Giunta che ha annunciato l’impegno a valutare una misura in questa direzione. L’Emilia-Romagna, con le sue eccellenze nella sanità, è in prima linea nel contrasto alla diffusione del coronavirus. Dare certezze ai cittadini sul costo dei tamponi nelle strutture private al di là di eventuali speculazioni è un’arma in più per promuovere lo screening e quelle azioni preventive in grado di alleviare la pressione sugli ospedali”.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)