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Da: Organizzatori
In corso i lavori della DELTA INTERNATIONAL SUMMER SCHOOL 2019!!!

Dal 10 al 15 giugno 2019, il Comune di Comacchio ospita la SECONDA EDIZIONE del progetto DISS – Delta International Summer School 2019

Il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, insieme con la Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio UniBo, in collaborazione con il Comune di Comacchio e grazie al finanziamento del GAL DELTA 2000 nell’ambito del PAL LEADER Misura 19, promuove una scuola estiva internazionale e interdisciplinare sui temi del paesaggio deltizio: un patrimonio di spazi ed elementi con il quale, negli ultimi decenni, si sono misurate politiche di riqualificazione urbana e paesaggistica in tutto il mondo.

Attraverso la “DISS Delta International Summer School” si intende promuovere il confronto tra diverse tradizioni, metodi e strumenti riguardanti le politiche di valorizzazione dei paesaggi rurali e d’acqua attraverso il confronto di esperienze nazionali ed internazionali: favorendo una sperimentazione progettuale considerata anche come processo di conoscenza delle trasformazioni storiche del territorio; offrendo strumenti di conoscenza, lettura ed interpretazione dei fenomeni paesaggistici ad amministratori pubblici, professionisti e studenti universitari; diffondendo un approccio al progetto complesso e globale; consolidando una cultura del paesaggio attraverso differenti attività dedicate alle comunità locali e promuovendo processi di identificazione di tali comunità con i propri territori.

La Summer School ha carattere residenziale triennale (2018-2019-2020) e ospita, ogni anno, fino a 50 partecipanti non paganti provenienti dal territorio Leader, ripartiti tra: tecnici di Enti pubblici; tecnici progettisti del mondo privato (architetti, ingegneri, agronomi, geologi, biologi, ecc.) che lavorano nel settore della progettazione; studenti universitari, dottorandi, neo-laureati in discipline attinenti alle materie oggetto della DISS.
Dopo una prima edizione svoltasi a Ravenna nel giugno 2018 sui temi “Effetti della Resilienza Costiera nelle Zone Rurali”, la DISS vede la sua seconda edizione a Comacchio (FE) fino al 15 giugno 2019. Il tema di quest’anno è “Paesaggio Progettato, Paesaggio Gestito”, approfondendo obiettivi strategici e proposte meta-progettuali per la valorizzazione del territorio deltizio e prendendo come casi-studio diversi ambiti all’interno dell’area Leader.

La Summer school culminerà Sabato 15 con una prestigiosa conferenza di chiusura APERTA a TUTTI:

Ore – 9.00 Accoglienza;
   – 9.30 Saluti Istituzionale;
   – dalle ore 10.00 alle ore 11.30 Presentazione Esiti DISS 2018 e Lavori di gruppo;
   – dalle ore 11.30 alle ore 13.00 Conferenza di chiusura con F. MARKLAND – Building Surveyor – Historic Buildings National Trust Regno Unito.

A seguire verrà offerto un rinfresco a tutti i presenti.

Da: Organizzatori

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Cari lettori,

dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .

Tanto che qualcuno si è chiesto se  i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.

Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di  50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle élite, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Oggi Periscopio conta oltre 320.000 lettori, ma vuole crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
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