Fabbri (LN): “Ferrara “assediata” dalla criminalita’ nigeriana:, 3 risse a colpi di machete, bastoni e pistole in poche ore: ecco il risultato dell’accoglienza “a tutti i costi”
Il capogruppo della Lega Nord in Regione, Alan Fabbri, sugli episodi di inaudita violenza avvenuti nel cuore della città in pieno giorno: “Regolamento di conti fra bande di spacciatori con macheti, spranghe e pistole: è il risultato di questo sistema di accoglienza che la Giunta Pd ha accettato supinamente. Pronti al dialogo con la maggioranza Pd per trovare soluzioni a questo degrado e per portarle al Governo”
“Non c’è che dire: oggi Ferrara è una città assediata dalla criminalità nigeriana. Non si può definire diversamente, alla luce della tragica giornata di inaudita violenza di cui ieri è rimasta vittima la nostra città. Nel volgere di poche ore, infatti, in via Oroboni, in Corso Giovecca, e in via Bologna (all’interno del caffè Vienna) ci sono state tre risse fra bande rivali di nigeriani – probabilmente connese fra di loro per ragioni di spaccio – che si sono affrontate a colpi di macheti, spranghe e anche una pistola”.
Così ilcapogruppo della Lega Nord in Regione, Alan Fabbri,stigmatizza la drammatica giornata di ieri, che poteva finire in tragedia, vissuta da Ferrara, dai suoi cittadini e dai suoi turisti.
“E’ evidente che la responsabilità prima del degrado in cui è piombata Ferrara sia dell’attuale amministrazione Pd e dal suo aver supinamente accettato questo sistema di accoglienza: oggi la città è sotto scacco della mafia nigeriana che controlla intere zone della città, nelle quali del rispetto della legalità non c’è più nemmeno l’ombra. Ferrara oggi è una città in cui l’ordine pubblico è fuori controllo. E’ l’emblema del fallimento del modello “pd” dell’accoglienza “a tutti i costi” e non gestita” rincara il capogruppo del Carroccio.
“Una giornata di sangue come quella vissuta ieri dalla città deve, a questo punto, rappresentare il punto di svolta per l’attuale amministrazione comunale. E’ ora che il primo cittadino Tiziano Tagliani e la sua giunta la smettano di far finta di niente e comincino invece a cercare di dare risposte al degrado e al totale senso di insicurezza che lamentano i cittadini. Il loro apparente lassismo, in realtà è eslusivamente funzionale a rimpinguare le casse delle coop sociali che dovrebbe gestire i richiedenti asilo” sottolinea Fabbri.
“All’amministrazione Tagliani chiediamo un netto cambio di rotta, che passi dal confronto con quelli che sono i veri e attuali problemi che stanno sconvolgendo Ferrara. A partire dalla lotta senza quartiere alla mafia nigeriana che ha già affondato i suoi tentacoli nel nostro tessuto cittadino. Un allarme, quello dell’infiltrazione sul territorio della mafia nigeriana che, oltre che dalle cronache quotidiane, nasce da uno studio sul radicamento di questa organizzazione criminale di tipo mafioso realizzato dall’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano. Nell’ultimo rapporto pubblicato lo scorso maggio, i ricercatori milanesi parlano di organizzazioni attive in Emilia Romagna che “operano in diversi settori, dal traffico di sostanze stupefacenti alla ricettazione, fino alla tratta di esseri umani finalizzata allo sfruttamento della prostituzione”, che “hanno la capacità di mascherare il proprio ruolo”, contano su “un elevato livello di conoscenza delle leggi italiane” e utilizzano finti centri culturali e negozi etnici di vario genere “come copertura rispetto alle attività illegali e di riciclaggio’” spiega il consigliere leghista.
“Sia chiaro: come Lega siamo pronti al dialogo col Pd ferrarese per arrivare a soluzioni condivise e concrete contro la deriva di violenza e insicurezza che stanno sferzando la nostra città. Anzi, saremo ben felici di farci portavoce di quelle soluzioni presso il Governo” chiosa Fabbri.
Da: Ufficio Stampa Lega Nord Gruppo Emilia e Romagna

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)