Sabato 2 Giugno ore 10.00
Nel Medioevo Ferrarese
Passeggiata Culturale tra Cattedrale Museo della Cattedrale INGRESSO GRATUITO!! e quartiere del porto fluviale medioevale Appuntamento e partenza a piedi ore 10.00 in Piazza della Cattedrale Durata circa due ore. Partecipazione: adulti euro 7, studenti euro 5, minori anni 14 gratis. A cura di Alessandro Gulinati Sabato 2 Giugno ore 15.30 Nella Collezione Cavallini Sgarbi Alla scoperta della stupefacente Collezione Cavallini-Sgarbi esposta negli appartamenti ducali del Castello Estense Capolavori di Guercino, Garofalo, Carlo Bononi, Niccolò dell’Arca, Artemisia Gentileschi, Lorenzo Lotto, Gaetano Previati e non solo! Appuntamento e partenza nella Corte d’Onore del Castello Estense alle ore 15.30 Ingresso a Castello Estense e mostra Cavallini-Sgarbi: adulti euro 8, minori anni 18 gratis. Visita guidata: adulti euro 7, studenti euro 5, minori anni 14 gratis.
A cura di Alessandro Gulinati – ale.gulinati@gmail.com tel. 340-6494998
Domenica 3 Giugno ore 10.00
Nel Rinascimento Ferrarese
Ciclopasseggiata nei beni culturali ad ingresso gratuito Ciclopasseggiata nei beni culturali cittadini Ingresso gratuito la prima Domenica del mese Appuntamento e partenza in bicicletta ore 10.00 in Piazza della Cattedrale. L’itinerario alla scoperta del magnifico Rinascimento Estense comprende Casa Romei, Palazzo Costabili e la Pinacoteca Nazionale di Palazzo dei Diamanti. in ciascun luogo vedremo capolavori e scopriremo il Rinascimento Estense! Le visite guidate durano circa due ore. Non occorre la prenotazione! A cura di: ale.gulinati@gmail.com tel. 340-6494998 Partecipazione adulti euro 7, studenti euro 5, minori anni 14 gratis. Domenica 3 Giugno ore 16.50 a Palazzo dei Diamanti Martedì 5 Giugno ore 16.50 a Palazzo dei Diamanti Mercoledì 6 Giugno ore 16.50 a Palazzo dei Diamanti Appuntamenti Domenica 3, Martedì 5 e Mercoledì 6 Giugno alle ore 16.50 presso l’ingresso di Palazzo dei Diamanti Ingresso ridotto adulti euro 11 – Visita guidata: Adulti euro 7, studenti euro 4. Non è obbligatoria la prenotazione, durata 90 minuti. A cura di Alessandro Gulinati: ale.gulinati@gmail.com tel. 340-6494998
Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Cari lettori,
dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .
Tanto che qualcuno si è chiesto se i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.
Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”, scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle élite, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.
La redazione e gli oltre 50 collaboratori scrivono e confezionano Periscopio a titolo assolutamente volontario; lo fanno perché credono nel progetto del giornale e nel valore di una informazione diversa. Per questa ragione il giornale è sostenuto da una associazione di volontariato senza fini di lucro. I lettori – sostenitori, fanno parte a tutti gli effetti di una famiglia volonterosa e partecipata a garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano che si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori, amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.
Nato 10 anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato Periscopio e naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto.
Oggi Periscopio conta oltre 320.000 lettori, ma vuole crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante. Buona navigazione a tutti.
Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.
Francesco Monini
direttore responsabile
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