Conferenza territoriale socio-sanitaria del 14 maggio, l’illegittimità dell’approvazione dei bilanci consultivi 2013 di ASL e AOSP
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da: Consulta Popolare S.Camillo
Al Sig. Prefetto di Ferrara, rappresentante del governo,
il sottoscritto Mezzogori Manrico in qualità di rappresentante legale della denominata Associazione di volontariato Consulta Popolare S.Camillo,legalmente costituita il 7 marzo 2001 avanti il Notaio Dott. Carlo Alberto Alberti ( Repertorio n.95676 – Raccolta n.17641 )
e iscritta all’Albo Comunale delle Associazioni di volontariato di promozione sociale espo-
ne al Prefetto di Ferrara quanto segue:
– in data 14 maggio u.s. la Presidente della CTSS sottoponeva all’approvazione dei Sinda-
ci i Bilanci di esercizio 2013 dell’ASL di Ferrara e dell’AOSP. La documentazione inviata
ai Sindaci mancava del fondamentale quanto obbligatorio Verbale del Collegio Sindacale
di certificazione del Bilancio consuntivo dell’AOSP.
– Nonostante il dissenso espresso dal Sindaco di Comacchio (agli atti della CTSS) la Pre-
sidente della CTSS sottoponeva ugualmente a votazione tali Bilanci nonostante la palese
illegittimità della stessa,per violazione delle leggi dello Stato che regolano la materia con-
tabile e per palese violazione dell’art.11 del Regolamento per il funzionamento della
CTSS relativo al deposito e consultazione degli Atti.
– Stupefacente il silenzio dei Sindaci (o loro rappresentanti),2 soli interventi su 25 presenti,
che pure sono Pubblici Ufficiali per aver giurato sulla Costituzione,e la loro adesione a
siffatto metodo di gestione di un Organismo istituito per legge,trasformato da troppo tem-
po in una sorta di consorteria di amici di Partito sprezzanti della legalità!
– Da quando i C.d.A. di Aziende private possono approvare i Bilanci senza le obbligatorie
certificazioni del relativo Verbale del Collegio Sindacale? Evidentemente le leggi dello
Stato non lo consentono. Alla stessa stregua non è consentito alla CTSS di sorvolare di-
sinvoltamente sulla illegittimità dei propri Atti! Metodologia purtroppo eretta a sistema co-
me lo scrivente ha documentato in precedenti esposti inviati al Prefetto di Ferrara.
– Tanto si espone al Sig. Prefetto onde accertare la sussistenza di reati se ed in quanto
esistenti.
CONSULTA POPOLARE S. CAMILLO
Via Carducci 11 – 44022 Comacchio (FE)
Tel. e Fax 0533/314091 – Posta Elettronica Certificata: direttivo@pec.consultasancamillo.it
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IN FEDE
Mezzogori Manrico
Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Cari lettori,
dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .
Tanto che qualcuno si è chiesto se i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.
Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”, scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle élite, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.
La redazione e gli oltre 50 collaboratori scrivono e confezionano Periscopio a titolo assolutamente volontario; lo fanno perché credono nel progetto del giornale e nel valore di una informazione diversa. Per questa ragione il giornale è sostenuto da una associazione di volontariato senza fini di lucro. I lettori – sostenitori, fanno parte a tutti gli effetti di una famiglia volonterosa e partecipata a garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano che si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori, amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.
Nato 10 anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato Periscopio e naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto.
Oggi Periscopio conta oltre 320.000 lettori, ma vuole crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante. Buona navigazione a tutti.
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Francesco Monini
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