Skip to main content

Dalla Camera di Commercio un aiuto concreto a consumatori e piccoli imprenditori alle prese con la rinegoziazione dei propri debiti

da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

Govoni: “Tutto pronto: a giorni l’accreditamento del Ministero della Giustizia”

Rinegoziare i propri debiti è possibile, anche per chi non può accedere alle procedure previste dalla legge fallimentare. Artigiani, commercianti, start up innovative, consumatori e tutti coloro che fino a ieri erano “troppo piccoli” per fallire potranno presto rivolgersi, nel caso si trovino ad avere un eccesso di debiti, per esempio con le banche o con il fisco, alla Camera di commercio di Ferrara e proporre ai creditori, attraverso l’Organismo di composizione della crisi, un accordo di ristrutturazione dei debiti con un piano di rientro che cadenzi secondo le reali possibilità del soggetti, la restituzione almeno di una parte del dovuto.

35 i professionisti selezionati dalla Camera di commercio – attraverso un’apposita procedura ad evidenza pubblica – da inserire nell’elenco dei Gestori della Crisi dell’Organismo di composizione delle crisi da Sovraindebitamento, che l’Ente di Largo Castello varerà in tempi brevi una volta ottenuta l’iscrizione nel registro del Ministero della Giustizia.

“Nella nostra provincia – ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio – centinaia di piccole imprese e famiglie sono in una condizione di sovra-indebitamento, ossia nell’impossibilità di onorare i debiti contratti, strangolate in una spirale da cui non sembra esserci via di scampo. Pochi, però, sanno che esiste una legge che permette a consumatori e a piccoli imprenditori, a determinate condizioni, di uscire dal tunnel dei debiti. Sotto il controllo di un giudice si restituisce tutto il possibile e si può ricominciare da capo”.

• Chi sono i beneficiari?
• Potranno beneficiare di una delle tre procedure di composizione delle crisi da sovraindebitamento i debitori della provincia di Ferrara che non possono ricorrere alle procedure concorsuali (in primis al concordato preventivo): piccoli imprenditori, professionisti e consumatori che si trovino in perdurante squilibrio economico tra le obbligazioni prese (pagamenti da effettuare) ed il patrimonio prontamente liquidabile, con impossibilità di far fronte ai propri impegni.
• Come funziona? Il debitore – grazie ad un Gestore designato dalla Camera di commercio, potrà, sotto il controllo del Tribunale, alternativamente chiedere la liquidazione del patrimonio o formulare una proposta di accordo con i creditori o – se consumatore – proporre un piano di ristrutturazione dei debiti.
• Quali sono i vantaggi? La possibilità per il debitore di ottenere, mettendo a disposizione il proprio patrimonio, la liberazione di tutti i debiti pregressi, il c.d. “fresh start”, una “ripartenza”, una seconda “chance”.
• Quando? Non appena il debitore inizia ad accorgersi di non riuscire più a far fronte alle obbligazioni assunte: quando i creditori iniziano ad aggredire giudizialmente il patrimonio è troppo tardi (il patrimonio verrà comunque perso e non si otterrà la liberazione dai debiti neppure con la perdita del patrimonio stesso).

“Nelle prossime settimane – ha concluso Govoni – la Camera di commercio organizzerà incontri di approfondimento itineranti presso le proprie sedi decentrate di Cento e di Comacchio, al fine di diffondere il più possibile la conoscenza di tale importante opportunità. A tale scopo, il 6 luglio prossimo la Giunta camerale approverà un’apposita convenzione con le associazioni territoriali di categoria per la promozione congiunta delle procedure di sovraindebitamento, oltre che degli altri strumenti di giustizia alternativa (mediazione, conciliazione, arbitrato) gestiti dalla Camera di commercio”.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

CAMERA DI COMMERCIO



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)