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da: Poste Italiane, ufficio Comunicazione Territoriale Emilia-Romagna e Marche

Oltre l’80% di donne negli uffici postali e il 56% nel recapito

Poste Italiane si conferma un’azienda “in rosa” e quelle che si sono riunite presso l’Ufficio Postale di Ferrara Centro, invitate dalla direttrice di Filiale Fulvia Allegretti per la Festa della Donna, non sono che una piccola rappresentanza della predominante realtà femminile che opera agli sportelli, all’interno degli uffici postali, o nei centri di recapito per la lavorazione e la consegna della corrispondenza.

La Giornata dell’8 marzo assume un particolare significato per la realtà postale del Ferrarese che si caratterizza in Emilia Romagna come una delle province con più alta percentuale di donne sia tra i responsabili sia fra operatori e addetti.

Per quanto riguarda il comparto degli uffici postali, ben l’80% delle funzioni direttive sono ricoperte da donne ed è femminile anche l’83% del personale amministrativo e di sportello.

Cospicua la presenza di donne anche nel settore della lavorazione e del recapito della corrispondenza: degli 8 centri di distribuzione del Ferrarese, 5 (Ferrara Centro, Ferrara Sud, Bondeno, Codigoro e Copparo) sono a direzione femminile e il 56% degli addetti al recapito sono anch’esse donne. In particolare le “postine telematiche”, grazie al palmare, la stampante e il pos, oltre alla corrispondenza, portano a domicilio ai cittadini di Ferrara e provincia alcuni servizi dell’ufficio postale. Donne che hanno acquisito competenze informatiche e tecnologiche e che, grazie alla loro attitudine ai rapporti interpersonali, aiutano i clienti a fare le operazioni. Come afferma Maurizia Rasconi, responsabile del centro di distribuzione di Via Felisatti: «Le mie colleghe si sono allineate alle nuove funzionalità operative con molta naturalezza e vedere l’impegno che mettono nello spiegare alle persone anziane come pagare un bollettino o inviare una raccomandata da casa, fa capire fino in fondo che il nostro è un lavoro a forte valenza sociale che rende le nostre giornate ricche anche di emozioni e soddisfazioni».

 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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