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da: Ufficio Stampa Apollo Cinepark

Con il Cinema Apollo il cinema … va a scuola! Con l’anno scolastico è cominciato infatti il sodalizio fra il Cinepark Apollo, Agiscuola e gli istituti scolastici di Ferrara che ripropongono, dopo qualche anno di inattività, la tradizione del Cinecircolo della Scuola “Antonio Azzalli”.
Mercoledì pomeriggio una trentina di insegnanti di scuole di ogni ordine e grado ha infatti partecipato all’incontro introduttivo dell’iniziativa, che durerà per tutto il periodo scolastico, e ha potuto gustare il primo dei film proposti per la visione alle scuole.
Sara Bovoli, dell’ Agiscuola Emilia Romagna, ha spiegato come funziona il Cinecircolo: “Da diversi anni , grazie alla collaborazione ed il sostegno della Regione Emilia Romagna, Agiscuola seleziona i film più interessanti per le scuole fra quelli in uscita nella stagione in corso, dando la possibilità ai docenti di poter scegliere in relazione alle esigenze didattiche delle diverse classi. Riusciamo ad operare in maniera capillare in tutte le province con un sistema piuttosto semplice: esiste una lista di film, in occasione delle uscite nelle sale Agiscuola propone le mattinate di visione. Il nostro ufficio fissa le date e raccoglie le prenotazioni, anche se gli insegnanti hanno l’opportunità di richiedere altri film che ritenessero interessanti e noi ci organizziamo per la visione. Agisuola provvede alla prenotazione della sala, al coordinamento delle classi, propone proiezioni in lingua originale e tematiche. Tutti i film sono accompagnati da schede che propongono approfondimenti e spunti di riflessione. Il costo dei biglietti è agevolato, proprio perché la nostra mission è di portare la scuola al cinema…. e viceversa!”
All’Apollo Cinepark l’occasione è doppiamente ghiotta: per gli insegnanti infatti viene proposta una tessera che dà la possibilità di andare al cinema a prezzi speciali e vedere i film oggetto della proposta di Agiscuola per gli istituti, potendo scegliere fra gli spettacoli pomeridiani del giovedì, del venerdì e del sabato.
“L’iniziativa che mettiamo in campo è destinata ad avvicinare i ragazzi al buon cinema, che resta un capitolo importante della cultura spesso dimenticato delle istituzioni scolastiche. – ha commentato Erik Protti, che cura la programmazione del’Apollo Cinepark.
Il primo appuntamento per le scuole all’Apollo Cinepark sarà mercoledì 22 con “Il giovane Favoloso” di Mario Martone. Info e programmazione al sito www.agiscuolaemiliaromagna.com, per prenotarsi è necessario inviare una mail ad agiscuola@cineweb-er.com o telefonare ad Agiscuola Emilia Romagna 051-254582.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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