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Da Ufficio stampa Conservatorio Ferrara

Chiostro San Paolo
Ridotto del Teatro Comunale
Museo Archeologico
Palazzina Marfisa d’Este
Palazzo Crema
Castello Estense

MIXXER | TEMPO LIBERO
Il festival delle musiche del XX secolo | Dal 17 al 19 maggio 2018
A Ferrara va in scena la fucina creativa del Conservatorio Frescobaldi

« La musica, per un momento,
distragga ogni vostro tormento »
John Dryden, Oedipus, a Tragedy (1679)
Musica di Henry Purcell

Musica e tempo. Non si può certo negare che musica e tempo non siano gemelli nel loro scorrere affiancati. Basti pensare al lungo tragitto che i compositori hanno percorso per arrivare all’epoca classica, momento in cui la scrittura musicale ha iniziato a poggiare su solide tecniche compositive e strutture formali condivise. Obiettivo principale di questa ricerca è stato proprio il Tempo, ovvero la necessità di indicarlo in maniera inequivocabile a chi poi la musica deve eseguirla. Senza regole, in fondo, anche la libertà si annoia. Proprio il tempo libero è il tema di miXXer festival di quest’anno, che porta in scena il laboratorio creativo del Conservatorio Frescobaldi e che ritorna a Ferrara dal 17 al 19 maggio per la XII edizione puntando i riflettori – come di consueto – sulle musiche del XX secolo e sulla molteplicità di linguaggi musicali.
Cos’è miXXer festival. MiXXer è un festival che dura tre giorni e propone concerti e happening musicali in diversi luoghi di Ferrara. È organizzato dal Conservatorio Frescobaldi ed è realizzato grazie alla stretta collaborazione tra studenti e docenti del Frescobaldi e musicisti ospiti, in collaborazione con il Comune di Ferrara e Castello Estense, Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara, Mibact – Polo museale Emilia Romagna e Museo Archeologico, Spazio Crema di Fondazione Carife e Musei Civici di Arte Antica di Ferrara e da quest’anno si aggiunge anche la preziosa collaborazione di Ferrara Musica. Si terrà a Ferrara dal 17 al 19 maggio, in luoghi suggestivi ed edifici storici della città come il Chiostro di San Paolo (Sala della Musica), il Ridotto del Teatro Comunale, il Museo Archeologico, Palazzina Marfisa d’Este, Palazzo Crema, e il Castello Estense in concomitanza con la Notte europea dei musei (sabato 19 dalle ore 19.30 alle 23) con concerti e improvvisazioni musicali disseminati in più spazi dello storico edificio dove attualmente è in corso anche la mostra della Collezione Cavallini Sgarbi.
Come nasce miXXer. “L’idea di miXXer – spiega Stefano Cardi, docente del Conservatorio e curatore della manifestazione – è quella di creare uno spazio dedicato alla musica di oggi, che come suggerisce il nome del festival raccoglie stili differenti che s’incontrano e si scontrano tra loro come in un mix di sonorità diverse”. Filo rosso di quest’anno sarà “il tempo libero – afferma Cardi –, in una doppia accezione: da un lato la musica come tempo libero, come passatempo, dall’altro quel percorso che i musicisti hanno avviato per mutare continuamente le regole del ‘gioco musicale’, prima e dopo il periodo classico-romantico e ancora oggi, dove vige ‘il tempo e il desiderio di beffarsi della sua inesorabilità’, slogan che potrebbe essere adatto a molti autori contemporanei”.
Gli ospiti di miXXer 2018. Tra i compositori invitati a presentare i loro lavori (che saranno eseguiti dai musicisti del festival) quest’anno a miXXer saranno Mario Garuti (che terrà anche un incontro con la classe di composizione) Claudio Ambrosini, Gabriel Manca, Gabrio Taglietti e Diego Conti. Ci sarà spazio poi per compositori che presentano per la prima volta una composizione in pubblico: da sempre a miXXer, infatti, vengono presentati anche i migliori lavori della classe di Composizione e degli allievi e degli insegnanti del “Frescobaldi”.
Il programma edizione 2018. Si inizia giovedì 17 maggio alle ore 18 al Chiostro di San Paolo (Sala della Musica) con SEMRÈH’d, opera da camera di Matteo Forlani, giovane compositore e allievo del Conservatorio di Ferrara. Il concerto, a cura del docente di riferimento, M° Berardo Mariani, sarà eseguito da Musices Officina, gruppo strumentale del Conservatorio Frescobaldi (con Eloisa Ferrari, flauto; Caterina Malavolta, flauto; Ilaria Ferrari, clarinetto I; Sandro Di Silvestro, clarinetto II; Massimo Mondaini, corno; Gerardo Mautone, sax; Simone Baroni, Giuliana La Rosa, violini; Manlio La Rosa, contrabbasso; Corinne Scalambra, percussioni; Angelo Leonardo Pastorini, fisarmonica e pianoforte; Francesco Zamorani, pianoforte; Jacopo Bonora, tastiera).
Venerdì 18 maggio alle ore 18 ci si sposta al Ridotto del Teatro Comunale, per il concerto New Tubes – Musiche oggi, in cui miXXer proporrà un insieme le sonorità che hanno segnato il XX secolo con musiche di compositori contemporanei come Gatto, foglie, acqua (2018) di Tommaso Germinario (1993) eseguito dall’ensemble composto da Fabio Bonora, clarinetto; Eunsaem An, violino; Alessandro Malavasi, violoncello, Elia Filippini, pianoforte. E poi Olivier Messiaen (1908-1992) con Regard de la Vierge da Vingt Regards sur l’enfant-Jésus con Angelo Leonardo Pastorini al pianoforte, e Claudio Ambrosini (1948) con Tre studi en plein air (2013) per chitarra suonati da Stefano Cardi, chitarra. Verrà eseguita anche Nocturnes per violino e pianoforte del compositore americano di musica d’avanguardia George Crumb (1939), Premio Pulitzer per la musica nel 1968, proposto da Carlo Bergamasco, pianoforte; Gianmarco Pavone, Maria Galetta, violino. Omaggio a Mario Garuti (1957) con Crinale Amorale da Sei pezzi anestetici (2001) proposto da Morena Mestieri, flauto, e Anna Bellagamba, pianoforte e L’automate purifié, omaggio post-bachiano alla memoria di Ligeti (2006) con Anna Bellagamba, pianoforte. Di Steve Reich (1936) verrà eseguita la coinvolgente e curiosa Clapping Music (1972), eseguita col battito

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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