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Da Arci Ferrara

La rassegna Pagine Nascoste, che presenta documentari su libri, scrittori e scritture che si è affermata negli anni come uno degli appuntamenti più seguiti del Festivaletteratura di Mantova arriva anche a Ferrara, ospitata nel Cinema Boldini. Saranno quattro i film che mettono al centro la vita e la letteratura di grandi figure del ventesimo secolo, da Susan Sontag a John Williams. L’ingresso alle proiezioni, che avranno inizio alle 21, costerà 5 euro.

Mercoledì 3 maggio
REGARDING SUSAN SONTAG, regia Nancy D. Kates
Lingua: Inglese e francese – Sottotitoli: Italiani
Intima e approfondita indagine della vita di una delle intellettuali più influenti e provocatorie del 20° secolo. Appassionata e schietta, Sontag è stata una delle maggiori icone letterarie, politiche e femministe della sua generazione. Viene qui ricordata da amici, familiari, colleghi e compagni, attraverso materiali d’epoca e immagini d’archivio accompagnate da estratti dei suoi testi, letti dall’attrice Patricia Clarkson. Più di ogni altro intellettuale del suo tempo Sontag è stata seguita, filmata, fotografata, e con la stessa attenzione si è occupata di temi diversi come linguaggio, fotografia, guerra, malattia e terrorismo, con riflessioni e analisi tutt’oggi affascinanti.

Mercoledì 10 maggio
END AND BEGINNING: MEETING WISLAWA SZYMBORSKA, regia di John Albert Jansen
Lingua: Polacco – Sottotitoli: Italiani
La poetessa polacca Wislawa Szymborska era praticamente sconosciuta all’estero quando il 3 ottobre 1996 le venne assegnato il Premio Nobel, per la sua poesia “che con ironica precisione permette al contesto storico e biologico di venire alla luce sotto forma di frammenti di realtà umana”. Oggi è forse la più celebrata poetessa dei nostri tempi. Il documentario è un viaggio attraverso Cracovia e la storia della Polonia guidato dalle parole e dai versi della Szymborska, letti da lei stessa, e accompagnato dalle testimonianze di amici e personalità (tra cui la poetessa Ewa Lipska e il cineasta Andrzej Wajda), che ne onorano la vitalità e la centralità nella vita culturale polacca. Il film ha inaugurato nel 2011 il prestigioso Poetry International Festival di Rotterdam.

Mercoledì 17 maggio
LAWNSWOOD GARDENS: A PORTRAIT OF ZYGMUNT BAUMAN, regia di Paweł Kuczyński
Lingua: Inglese e polacco – Sottotitoli: Italiani
Il primo film realizzato su uno dei più importanti e celebrati sociologi europei, padre del concetto di “modernità liquida”, nasce durante quattro giorni della primavera 2010 passati da Bauman, nella sua casa a Leeds in Gran Bretagna, discutendo e confrontandosi con un collega professore di filosofia e un amico artista. I loro dialoghi affrontano in modo appassionante tanto le questioni più profonde quanto apparenti banalità, senza mai perdere l’approccio informale, ma sempre coinvolgente, preferito da Bauman. Il documentario esplora anche, attraverso analisi e testimonianze, i legami tra il suo fondamentale Modernità e Olocausto e Inverno nel mattino, memoriale del ghetto di Varsavia scritto dalla moglie Janina.

Mercoledì 24 maggio ore 21.00 – ingresso 5 euro
THE ACT OF BECOMING, regia di Jennifer Anderson Vernon Lott
Lingua: Inglese, francese – Sottotitoli: Italiani
La vicenda di Stoner, il romanzo del 1965 di John Williams, e della tarda riscoperta che lo ha fatto diventare un bestseller internazionale. Appena uscito vendette meno di duemila copie, finendo rapidamente fuori catalogo, e solo un gruppo di appassionati lettori continuava a farlo circolare; cinquant’anni dopo Stoner vende centinaia di migliaia di copie in tutto il mondo, Italia compresa. Il film vuole scoprire le ragioni di un successo venuto dopo decenni di oblio, e capire come la storia del protagonista, che è poi quella dello stesso Williams, abbia toccato così tanti lettori. Il documentario rompe, come ha fatto il romanzo stesso, il confine accademico tra letteratura ed esperienza, chiedendosi come un’opera d’arte, con la sua improbabile perfezione, può cambiarci.

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Arci Ferrara


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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