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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Per alloggi, borse di studio, contributi, borsa internazionale e prestiti domande on line a partire dal 14 luglio. Aumentate le soglie Isee e Ispe. Borsa di studio anche ai dottorandi di ricerca e per gli studenti che frequentino periodi di studio all’estero

Bologna – Alloggi, borse di studio, contributi per la ristorazione, prestiti e sostegno alle esperienze di mobilità all’estero, servizi e contributi per studenti disabili: da oggi, 6 luglio, è disponibile on line sul sito di Er.Go, l’Azienda regionale per il Diritto agli studi superiori, il bando per l’assegnazione di servizi e benefici agli studenti universitari iscritti agli atenei dell’Emilia-Romagna per l’anno accademico 2016/2017.
E’ possibile presentare la domanda esclusivamente on line sul sito di Er.Go, all’indirizzo www.er-go.it a partire dal 14 luglio, e per agevolare gli studenti nel richiedere l’Isee 2016, Er.Go ha predisposto una guida visibile e scaricabile in home page.
Le novità rilevanti che riguardano i bandi 2016/2017 riguardano le soglie Isee e Ispe, che sono state aumentate rispettivamente a 23.000 e 50.000 euro.Quest’anno, inoltre, anche i dottorandi di ricerca possono fare domanda di borsa di studio e di alloggio, purché non usufruiscano di altre borse di dottorato o assegni di ricerca. Viene poi istituita una borsa di studio internazionale per gli studenti che frequentino corsi che rilasciano titoli doppi o multipli e che trascorrano all’estero presso un ateneo partner un periodo pari o superiore a sei mesi.

Borse di studio e altri interventi finanziari
Le borse di studio hanno un valore che varia da un minimo di 1.097 ad un massimo di 5.192 euro annui, sulla base delle condizioni economiche dello studente e della condizione di studente pendolare, fuori sede o in sede.
Alle borse di studio si affiancano altri interventi: i prestiti fiduciari, che possono arrivare fino ad un importo di 5.000 euro, si possono chiedere senza necessità di presentare garanzie; gli assegni formativi, tra 2.000 e 4.000 euro per favorire l’accesso e la frequenza a master, corsi di alta formazione e specializzazioneall’estero; gli interventi straordinari, del valore massimo di 2.000 euro per studenti in situazione di particolare difficoltà; i contributi per la partecipazione a programmi di mobilità internazionale per le spese di vitto e alloggio sostenute all’estero per motivi di studio.

Alloggi
Sono oltre 3.500 gli alloggi disponibili nelle Residenze universitarie di Bologna, Cesena, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Reggio Emilia, Rimini e Piacenza. Sono prioritariamente riservati agli studenti in graduatoria, quindi in possesso dei requisiti economici e di merito previsti dai bandi di concorso. I posti temporaneamente liberi sono disponibili per una platea più vasta di utenti, a condizione che abbiano rapporti con le Università e gli altri istituti formativi presenti nel territorio (professori, ricercatori, studenti stranieri che partecipano a programmi di mobilità). Questi posti sono prenotabili dal borsino on line dove è possibile visualizzare le soluzioni abitative, prenotare e pagare.

Sportello unico per gli studenti internazionali
Un punto di accoglienza, orientamento e informazioni per gli studenti stranieri che scelgono di venire a studiare in Emilia-Romagna. Il servizio offre supporto informativo per le pratiche di immatricolazione e iscrizione ai corsi universitari e sui servizi per il diritto allo studio universitario. Un aiuto specifico è garantito nella fase di presentazione della domanda di benefici con video tutorial in inglese e francese.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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