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Un’interrogazione parlamentare sul San Camillo

da: Polis Comunicazione

Un’interrogazione parlamentare sul San Camillo. E’ quella che hanno assicurato ieri sera gli onorevoli Mara Carfagna e Massimo Palmizio, presente come coordinatore regionale di Forza Italia. Entrambi hanno sottoscritto il documento loro presentato e firmato da Giovanni Gelli, a nome della Consulta Popolare del San Camillo, e Paola Peruffo, candidata alle regionali per Forza Italia. Un documento con cui Peruffo e Consulta hanno di fatto affidato a Carfagna la ‘tutela’ della petizione per la rimodulazione del San Camillo terminata con la manifestazione di sabato e forte di 8mila e 200 firme. Questo il testo integrale. «Gent.ma Onorevole Carfagna, con la presente, a nome della Consulta Popolare per la Difesa del San Camillo, poniamo simbolicamente nelle sue mani le sorti del ‘nostro’ ospedale. Le consegniamo questa petizione per la rimodulazione della struttura, affinché non venga ulteriormente depauperata e affinché venga rimodulata, con salvaguardia dell’esistente, senza più sprechi. Queste 8mila 200 firme sono un atto di fiducia verso la politica. Quella vera, fatta della rappresentanza autentica di persone che si occupano di altre persone. Noi non chiediamo bugie, promesse, cose impossibili. Noi chiediamo attenzione, interesse, sensibilità. Chiediamo che si dia valore a queste 8mila 200 firme, così come si dà valore, durante le elezioni, ai voti di cui i partiti hanno bisogno. Le chiediamo di dimostrare che si può avere a cuore la sorte di un territorio, di una popolazione che lotta troppo spesso in solitudine, per un bene comune: la salute. E per un diritto comune: la cura». Soddisfatta la Consulta e soddisfatta Peruffo. «E’ la vittoria del buon senso – ha commentato Peruffo – e di una politica che si può fare senza slogan, senza promesse impossibili da mantenere, ma con assunzione di responsabilità».

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)