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Da: Ufficio Stampa Tper

Rimborso abbonamenti Tper non utilizzati durante il lockdown per studenti e lavoratori: con i criteri definiti dalla regione emilia-romagna dal 10 agosto al 30 novembre sara’ possibile richiedere online il voucher .

In relazione al Decreto Rilancio e sulla base delle indicazioni della Regione Emilia-Romagna fornite con la delibera del 20 luglio scorso in cui sono state fissate le linee guida per le procedure di rimborso per gli abbonamenti mensili o annuali non goduti da studenti e lavoratori in ragione del lockdown causato dal Covid, Tper – assieme alle aziende del trasporto pubblico dell’Emilia-Romagna – ha messo a punto una procedura per garantire agli aventi diritto l’ottenimento del voucher previsto.

In particolare, la procedura di rimborso si aprirà il 10 agosto prossimo e rimarrà aperta sino alla mezzanotte del 30 novembre.

Al link www.tper.it/rimborsicovid ogni utente avente diritto potrà trovare le informazioni utili e, dal 10 agosto, potrà accedere alla procedura on-line.

Per tutti gli abbonamenti Tper caricati su tessera MiMuovo (mensili o annuali) sarà, infatti, possibile utilizzare una comoda procedura on-line che sarà attiva dalle ore 8 del 10 agosto sino alla mezzanotte del 30 novembre, mentre chi non fosse in grado di utilizzare la procedura on-line o è in possesso di un altro abbonamento (ad es. mensile cartaceo) potrà rivolgersi, sempre a partire dal 10 agosto, agli sportelli Tper l’utenza.

COME FUNZIONA:

Come stabilito nelle linee guida approvate dalla Giunta Regionale nel rispetto delle disposizioni nazionali, avranno diritto al rimborso (per i giorni di mancato utilizzo), tramite voucher che potrà essere utilizzato entro un anno dalla sua emissione, gli abbonati mensili ed annuali di due precise categorie:

STUDENTI per il periodo 23 febbraio – 3 giugno 2020;
LAVORATORI-PENDOLARI per il periodo 8 marzo – 17 maggio 2020;
Per agevolare la procedura di richiesta del voucher, è stato predisposto un form/modulo (compilabile anche on-line al link riportato più sopra) nel quale ogni utente autocertificherà il periodo di mancato utilizzo, ovviamente nei limiti del periodo di riferimento rimborsabile riportato per ciascuna categoria (Studenti o Lavoratori).

Si ricorda che il mancato utilizzo può essere richiesto solamente in caso di chiusura delle scuole/università nel caso di studenti e della chiusura temporanea, per ottemperare a DPCM e Ordinanze regionali, dell’azienda in cui ogni utente lavoratore presta la propria attività.

E’ necessario che il periodo di mancato utilizzo del trasporto pubblico sia continuativo.

Non è, infatti, ammesso il rimborso per periodi caratterizzati dall’occasionale utilizzo dei mezzi.

Va chiarito anche che in caso di abbonamenti oggetto di accordi di mobility management (ad esempio in convenzione con l’azienda in cui un utente è impiegato, oppure nel caso di abbonamenti agevolati per studenti UniBo) la possibilità di richiedere il voucher è in capo solamente al soggetto stipulante l’accordo di mobility e non dunque all’utilizzatore dell’abbonamento agevolato.

Il rimborso sarà effettuato mediante l’emissione di un voucher rilasciato in tempo reale (sia nella procedura on-line, sia allo sportello). In caso di situazioni particolari che non rendano possibile l’immediato rilascio del voucher, ma richiedano ulteriori verifiche, la procedura sarà comunque completata al massimo entro 30 giorni dalla richiesta.

L’entità del ristoro sarà calcolata in rapporto ai giorni di mancato utilizzo dell’abbonamento, sia mensile che annuale.

Gli studenti under 14 che dal prossimo settembre avranno in tutta la Regione l’abbonamento gratuito, possono richiedere il rimborso anche in contanti, secondo modalità che saranno specificate al momento della compilazione del form.

Nessun rimborso è previsto per i biglietti di corsa semplice e i carnet (multi corsa) validi sui bus urbani ed extraurbani, in quanto per questi titoli di viaggio non è prevista una scadenza di utilizzo.

I voucher saranno validi fino ad un anno dall’emissione, sono utilizzabili in un’unica soluzione, non si possono cedere e vanno usati preferibilmente come sconto sull’emissione di un nuovo abbonamento oppure per l’acquisto di singoli biglietti o carnet di biglietti.

Regole particolari valgono per alcune tipologie di abbonamento. Per quelli mensili, annuali e annuali per studenti della tipologia “Mi muovo anche in città” è previsto il rimborso esclusivamente per la tratta ferroviaria pagata dall’utente. Per questi casi la richiesta di rimborso va presentata all’azienda TrenitaliaTper anche se gli abbonamenti sono stati emessi da Tper SpA. Tutte le info su questo specifico caso saranno disponibili sul sito www.trenitaliatper.it .

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TPER


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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