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Da Tper

Il CdA di Tper ha deliberato il progetto di bilancio 2016, messo a disposizione dei soci per l’approvazione nell’assemblea che si terrà nelle prossime settimane. Il consuntivo – presentato oggi alla stampa dalla Presidente e Amministratore Delegato, Giuseppina Gualtieri, insieme al Direttore della Società, Paolo Paolillo, e al Direttore Amministrazione e Finanza, Fabio Teti – evidenzia un significativo risultato positivo d’esercizio, un utile netto di 7,8 milioni di Euro, superiore alle stime previsionali di budget, oltre a numeri in crescita anche sul piano della produzione, dei ricavi e dei passeggeri trasportati.
Questo risultato è il frutto del percorso di consolidamento economico, intrapreso in questi anni dal board e dal management di Tper. L’azienda registra un utile lordo di 15,4 milioni di Euro e un calcolo di 7,6 milioni di Euro di imposte, per un utile netto dell’esercizio 2016 che è, appunto, di 7,8 milioni di Euro.
Il Margine Operativo Lordo di 31,6 Milioni di Euro, in un bilancio redatto secondo gli abituali criteri di assoluta prudenza, è indice di un’efficace gestione caratteristica.
Tper ha approvato anche il bilancio consolidato di gruppo, che conferma risultati in linea con il consuntivo della società capogruppo (utile netto di 7,8 milioni di Euro). Sono incluse nell’area di consolidamento, oltre a Tper, le sette società controllate, attive nel settore di attività del trasporto pubblico locale, nel trasporto ferroviario di merci e nella manutenzione di rotabili ferroviari.
Il 2016 è stato per Tper un anno di rilevanti investimenti in nuovi mezzi, sia in ambito ferroviario che automobilistico, e di rafforzamento delle azioni di orientamento all’efficienza poste in atto dalla società; revisione della spesa, aumento dei ricavi, radicamento delle iniziative di contrasto all’evasione e razionalità nell’impiego delle risorse e nello sviluppo delle attività hanno caratterizzato un esercizio molto positivo. L’ottimizzazione e il miglioramento dei servizi, obiettivi perseguiti di concerto con la Regione Emilia-Romagna, gli Enti Locali di Bologna e Ferrara e le Agenzie per la Mobilità dei territori, sono stati al centro dell’impegno quotidiano, i risultati conseguiti sono lusinghieri in termini di gradimento del trasporto erogato e di aumento della domanda.
L’incremento di utenza segue il positivo trend che si è registrato sin dal 2013, anche a seguito di progetti di particolare vicinanza al servizio, tra cui le campagne periodiche di Tper “Io vado e non evado”: nell’ultimo anno i passeggeri trasportati – oltre 150 milioni in totale – sono aumentati dell’1,66% (+1,59% nei servizi su gomma e +3,49% nei servizi ferroviari), percentuale che va a sommarsi al già brillante +11,09% conseguito nei tre anni precedenti.
Parallelamente, gli incrementi delle vendite di titoli di viaggio confermano il gradimento e la fidelizzazione degli utenti; nel 2016 i ricavi tariffari sono aumentati ulteriormente del 3,9%, nonostante una robusta crescita conseguita nel recente passato (+22,2% nel periodo 2012-2015) avrebbe potuto far prevedere un rallentamento.
In aumento anche gli abbonamenti annuali, che superano le 81.000 unità, così come quelli mensili venduti nel 2016: oltre 623.000. Anche la produzione dei servizi – sono circa 50 milioni i chilometri percorsi da bus e treni Tper ogni anno – segna un incremento rispetto all’anno precedente (+0,7% i km effettuati su gomma e +1,73% in ambito ferroviario).
Dati positivi che hanno accompagnato lo sforzo dell’Azienda nel miglioramento continuo a beneficio dell’utenza e dell’ambiente. In questi anni Tper ha messo in servizio 26 nuovi elettrotreni che sono andati a qualificare sensibilmente i trasporti ferroviari regionali e metropolitani; un gradimento crescente del servizio è frutto anche della massiccia operazione di rinnovo della flotta di bus; ne sono testimonianza più recente i 49 nuovi filobus Crealis e i 68 bus compresi nella maxi-gara regionale bandita da Tper nel 2016 come capofila di tutte le aziende emiliano-romagnole.
Come si vede, la strada degli investimenti è avviata con decisione da Tper, che grazie alla raggiunta solidità economica, patrimoniale e finanziaria può sostenere, anche in autofinanziamento, attività e progetti di mobilità importanti per i territori. Il piano triennale 2016-2018 prevede, infatti, investimenti lordi pari a 294 milioni di euro, di cui 132 in autofinanziamento dell’Azienda.
La Presidente e Amministratore Delegato Giuseppina Gualtieri – economista industriale, alla guida di Tper dal 2012 – commenta così la chiusura del bilancio: “Il bilancio approvato dal Consiglio di Amministrazione è frutto di tanto lavoro e conferma Tper quale azienda solida, impegnata a svolgere al meglio servizi di mobilità fondamentali per i territori in cui opera; i risultati economici in costante crescita ci consentono di sostenere investimenti rilevanti e soprattutto fondamentali per la qualità del trasporto pubblico”.
Il consolidamento economico-finanziario di Tper, via via ottenuto negli anni, poi ulteriormente rafforzato, permette oggi alla Società di proporre agli Enti azionisti la distribuzione di dividendi per oltre 4,6 milioni di euro, pari al 60% dell’utile netto d’esercizio 2016.
“E’ un motivo di soddisfazione ulteriore – ha aggiunto la Presidente Gualtieri – poter dimostrare con i fatti che anche le società pubbliche che operano a livello territoriale possono avere la capacità di fare impresa a tutto campo, gestire l’azienda con priorità ai servizi svolti, attenzione al lavoro e obiettivi sfidanti di qualità, innovazione ed efficienza. I dati di bilancio, a cui affiancheremo anche le evidenze del bilancio di sostenibilità, ne sono la sintesi misurabile. La soddisfazione non significa appagamento; c’è sempre molto lavoro da fare, problemi quotidiani da risolvere in un ambito tanto importante per la vita quotidiana dei cittadini e per la sempre maggiore complessità del settore della mobilità.”
A tal proposito, è importante ricordare che Tper gestisce tutti i propri servizi a seguito di procedure pubbliche di cui è risultata assegnataria aggiudicandosi le relative gare. In particolare, la gestione del trasporto pubblico su gomma nei bacini provinciali di Bologna e Ferrara, realizzata in consorzio con vettori privati, e il trasporto passeggeri ferroviario regionale, gestito in partnership con Trenitalia. A queste aree di attività di core business, tra le competenze di Tper figurano anche, sempre a seguito di aggiudicazione di gara europea, i servizi complementari allo sviluppo della mobilità bolognese, quali la gestione della sosta, il car sharing e il bike sharing.
L’esperienza di Tper dimostra che è possibile strutturare un’azienda di servizi su territori molto vasti e con competenze articolate, nel pieno rispetto delle garanzie occupazionali e ponendo attenzione alla qualità del lavoro. Tper ha alle proprie dipendenze più di 2.500 persone (oltre 2700 a livello consolidato di gruppo); nel 2016 l’Azienda ha assunto 97 dipendenti nell’ambito del processo di riorganizzazione e di sviluppo: 91 a tempo indeterminato, 1 a tempo determinato e 5 con contratto di apprendistato tutto nel rispetto di precise procedure. Nel corso dell’anno è stata svolta attività di formazione per oltre 37.000 ore complessive (di cui circa 5.700 riguardanti i programmi formativi sulla sicurezza) con un aumento del 63% rispetto all’anno precedente e che ha visto il coinvolgimento di 876 dipendenti. Gli interventi realizzati sono definiti in relazione agli obiettivi, prioritari nell’ambito delle politiche di gestione del personale, della valorizzazione del capitale umano e della stabilizzazione delle competenze professionali.
Tper è la più grande azienda di trasporti pubblici dell’Emilia-Romagna: i suoi soci sono la Regione Emilia-Romagna (con il 46,13% delle quote), il Comune di Bologna (30,11%), la Città Metropolitana di Bologna (18,79%), l’Azienda Consorziale Trasporti ACT di Reggio Emilia (3,06%), la Provincia di Ferrara (1,01%), il Comune di Ferrara (0,65%); completano la compagine societaria Ravenna Holding Spa e le Province di Mantova, Modena, Parma, Reggio Emilia e Rimini con lo 0,04% delle quote ciascuna.

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TPER


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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