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Terzo settore. Dalla Regione bando per la solidarietà e il recupero alimentare, 600 mila euro per progetti delle realtà che si occupano di distribuzione di cibo e di beni prima necessità a chi ha più bisogno a causa dall’emergenza Covid-19. La vicepresidente Schlein: “Un sostegno concreto alla rete che si occupa di non far mancare un pasto caldo a nessuno, anche in questo freddo inverno segnato dalla pandemia”

Aperto ad organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale iscritte ai registri regionali oltre alle Fondazioni del Terzo settore. Tra i progetti finanziabili mense e distribuzione di beni alimentari. Contributi diversificati a seconda della dimensione territoriale dei progetti, da 15mila fino a 100mila euro per ognuno. Scadenza l’8 febbraio 2021

Bologna – Un sostegno concreto alle persone e famiglie che si trovano in grave difficoltà economica, tanto da non poter soddisfare bisogni primari, quali il cibo. E’ stato pensato per dare una risposta concreta a tutti coloro che si trovano in queste condizioni e rafforzare la rete capillare di realtà del Terzo settore che di occupano di solidarietà e recupero alimentare, il bando da 600 mila euro che la Giunta regionale ha approvato nell’ultima seduta, rivolto a organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Fondazioni del Terzo settore presenti, da Piacenza a Rimini, su tutto il territorio regionale.
“Con questo nuovo bando per la solidarietà e il recupero alimentare- sottolinea la vicepresidente e assessora al Welfare, Elly Schlein- la Regione interviene ancora una volta a fianco del Terzo settore per sostenere la rete che si occupa di non far mancare un pasto caldo a nessuno, anche in questo freddo inverno segnato dalla pandemia. Un intervento in complementarità con altre misure locali e nazionali, per rafforzare ed allargare le tante realtà che, senza scopo di lucro, operano nel nostro territorio a favore delle persone in condizione di povertà, oggi ancora più in difficoltà a causa della crisi determinata dal Covid”.

“In questo inverno segnato dalla pandemia che colpisce duramente tutta la comunità- prosegue la vicepresidente- non perdiamo di vista le persone più fragili, le persone senza fissa dimora e le nuove povertà causate dalle conseguenze del Covid19. Persone di tutte le età che oggi hanno bisogno di aiuto anche per riuscire ad avere un pasto caldo”.

Il Bando

C’è tempo fino alle 12 dell’8 febbraio 2021 per fare domanda, con contributi diversificati a seconda della dimensione territoriale dei progetti, da 15mila fino a 100mila euro per ciascun progetto presentato.

Le risorse per finanziare il bando provengono dalla quota complessiva dei fondi messi a disposizione delle Regioni dal ministero del Lavoro e Politiche sociali per il sostegno alle attività del Terzo Settore in base all’accordo di programma sottoscritto anche con l’Emilia-Romagna, in una logica di complementarietà con le altre iniziative nazionali e locali su questo importante tema.

L’obiettivo preciso è proprio quello di realizzare interventi per la solidarietà, il recupero, lo stoccaggio e la distribuzione gratuita di prodotti alimentari e non; oltre a promuovere, sempre con finalità sociale, la produzione e distribuzione di pasti pronti da asporto e limitare gli sprechi. Non solo acquisto di generi di prima necessità, ma anche sostegno al recupero e alla lotta allo spreco e a tutte quelle attività necessarie al funzionamento di “macchina” della solidarietà alimentare, caratterizzata da una presenza capillare su tutto il territorio regionale.

Spese finanziabili, contributi e criteri di riparto

Nei progetti finanziabili con i contributi regionali potranno rientrare le mense, la somministrazione di pacchi alimentari e cibo da asporto e la distribuzione di prodotti alimentari e non.

In particolare, gli Enti del Terzo settore potranno ottenere contributi per coprire le spese sostenute riferite alla gestione degli immobili (canoni di affitto, utenze, pulizie e piccole manutenzioni ordinarie strettamente necessarie allo svolgimento delle attività); costi di igienizzazione degli ambienti; acquisto di dispositivi di protezione individuale per gli operatori e per l’attuazione di misure di contrasto alla diffusione del Covid-19; acquisto di beni e attrezzature di modico valore; acquisto di materiale di consumo, come articoli monouso finalizzati al rispetto delle misure per il contenimento dei contagi, con particolare attenzione al ricorso a materiali ecocompatibili; costi di personale e rimborsi spese ai volontari.

Modalità e termini per partecipare al bando

I progetti possono avere una durata massima di 12 mesi a decorrere dalla data di pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

Le domande e la relativa documentazione dovranno essere trasmesse alla Regione Emilia-Romagna, Servizio Politiche per l’integrazione sociale il contrasto alla povertà e Terzo settore, tramite PEC all’indirizzo segrspa@postacert.regione.emilia-romagna.it e per posta elettronica all’indirizzo: tiziana.delpiano@regione.emilia-romagna.it, entro le ore 12 dell’8 febbraio 2021.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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