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Da: Organizzatori

Il settore in forte difficoltà per le ricadute negative dell’emergenza Coronavirus, con prezzi non remunerativi per gli allevatori. Campagne informative, bandi per gli indigenti e ritiri di mercato tra le misure sollecitate. Convocato il tavolo regionale per la prossima settimana

Un patto di filiera su scala nazionale per sancire in maniera trasparente e inequivocabile gli impegni che ciascuna componente (allevatori, industria di macellazione e trasformazione e distribuzione) deve assumere per aiutare il settore suinicolo ad uscire dalla situazione di grave crisi, aggravata dall’impatto negativo sui mercati dell’emergenza Coronavirus. È la proposta avanzata dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, con una lettera inviata alla ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova.

“Il settore suinicolo dell’Emilia-Romagna e non solo- scrive l’assessore- continua a manifestare forte preoccupazione per le ricadute dell’emergenza Covid-19 sulle dinamiche di mercato sia delle carni fresche, sia dei prodotti trasformati, conseguenti alla chiusura del canale Horeca, al calo dell’export e al rallentamento dei consumi sul mercato interno. Ho già avuto occasione di proporre interventi che insieme alla filiera riteniamo più adeguati: la situazione continua ad aggravarsi e oggi dobbiamo concentrare gli sforzi su quelli più urgenti”.

Tra le misure più urgenti per risollevare le sorti del comparto, l’assessore Mammi sollecita in primo luogo l’avvio di adeguate campagne di corretta informazione ai consumatori, coinvolgendo la Gdo nella valorizzazione delle carni fresche di origine italiana. Altrettanto importanti sono l’attivazione di bandi per la distribuzione di prodotti agli indigenti per alleggerire gli stock di salumi che congestionano il mercato e interventi mirati per l’ammasso delle produzioni in eccesso. Infine, per dare sostegno agli allevatori, anello debole della catena, viene caldeggiata una tregua tra le parti e un’eventuale sospensione temporanea delle quotazioni della Cun (Commissione unica nazionale).

“Ho molto apprezzato- prosegue Mammi nella lettera – che il tuo Ministero abbia ottenuto nel decreto rilancio varato ieri dal governo significative risorse da destinare alle filiere in crisi e il rafforzamento degli interventi per gli indigenti: in questo momento è fondamentale accelerare al massimo l’applicazione di questi strumenti, perché il fattore tempo è l’elemento chiave”.

“Sappiamo entrambi– conclude l’assessore- che la filiera suinicola è molto articolata e poco avvezza a lavorare in modo coeso: credo che in questa situazione sia quantomai necessario indurre la filiera a sottoscrivere un patto che sancisca gli impegni di ciascuno, motivato dal momento di difficoltà eccezionale, ma anche a garanzia dei risultati che le importanti risorse che si stanno mettendo in campo vengano utilizzate per un disegno comune”.

In attesa della convocazione della cabina di regia nazionale, Mammi ha convocato per la prossima settimana il tavolo suinicolo regionale per la messa a punto in maniera più dettagliata delle proposte che la Regione Emilia-Romagna intende portare avanti.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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