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Da: Agenzia Stampa Regione Emilia Romagna
L’iniziativa rivolta agli studenti delle scuole superiori è patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna. Partita anche la nuova edizione del concorso ‘#Staisobrio: prima le vite’
Bologna – Sensibilizzare i più giovani contro l’uso di alcol e droghe per non rischiare la vita sulle strade e ridurre le vittime di incidenti in linea con i nuovi obiettivi fissati dalla Commissione europea che prevede entro il 2020 il dimezzamento delle vittime, a partire dai dati del 2010.
Sono i temi al centro del convegno “Alcol, droga: cause di incidentalità”, in programma nella mattinata di domani, martedì 12 marzo a cominciare dalle 9.30, nella sede della Regione Emilia-Romagna, (Aula Magna, Viale Aldo Moro 30), organizzato in partnership con Ufficio scolastico provinciale, Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Comparto regionale della Polizia Stradale, Aci Bologna e Lions club Bologna S. Luca.
L’iniziativa, che prevede domande e risposte tra esperti e i circa 100 studenti dell’Istituto professionale Aldrovandi-Rubbiani e dell’Istituto Manfredi-Tanari di Bologna, rientra nelle proposte ideate per informare sui rischi dell’abuso di sostanze psicotrope e promuovere comportamenti sicuri. Ai ragazzi saranno distribuiti gli etilotest monouso per testare il superamento della soglia dello zero, proibita per neo patentati e autisti professionali.
Saranno presenti al dibattito il sostituto Procuratore generale, Valter Giovannini, la responsabile del Laboratorio di tossicologia forense del Dipartimento Dimec Unibo, Elia Del Borrello, il comandante del Nucleo radiomobile dei Carabinieri di Bologna, Vito Grimaldi, per il comparto regionale Polizia stradale, Stefania Leone, il vice governatore del Lions Club Multidistretto 108 Italy, Gianni Tessari, il vice presidente Aci e presidente Lions Club Bologna San Luca, Domenico Salcito e il presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale regionale, Mauro Sorbi.
“#Staisobrio: prima le vite”, via alla quinta edizione
La campagna è indirizzata ai giovani delle scuole superiori di primo e secondo grado dell’Emilia-Romagna e prevede il concorso a premi, tra cui device di ultima generazione e un viaggio studio, per il miglior video, immagine fotografica, slogan o elaborato grafico per contrastare la diffusione dell’alcol tra i giovani, ridurre gli incidenti causati dalla guida in stato di ebbrezza, educare alla della sicurezza stradale nelle categorie under e over 16. Per partecipare c’è tempo fino al prossimo 3 maggio.
Promossa da Aci Bologna e da Lions Club Bologna San Luca, la campagna è patrocinata dall’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna, dalla Città metropolitana e dalla Prefettura di Bologna, e dall’Ufficio scolastico regionale, ha come testimonial, anche per questa edizione, il musicista Dodi Battaglia. Partner dell’iniziativa è Campa, mutua sanitaria che la supporta nei programmi di prevenzione sanitaria. Maggiori dettagli sul concorso online sul portale regionale Mobilità./Eli.Co.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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