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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado dell’Emilia-Romagna sono invitati a tradurre in un’immagine concetti quali prevenzione, rischio e sicurezza

Bologna – Prove di evacuazione, esercitazioni, esposizione di mezzi di soccorso, presentazione dei piani comunali e delle attività di volontariato della protezione civile e, per partire, un concorso riservato alle scuole secondarie di secondo grado della regione. Sono solo alcune delle iniziative in programma per la “Settimana regionale della protezione civile”.
L’evento, alla sua prima edizione, si svolgerà dal 20 maggio al 15 giugno in occasione del secondo anniversario del terremoto e coinvolgerà numerose città dell’Emilia-Romagna. L’idea di ricordare il sisma a distanza di due anni istituendo la “Settimana regionale della protezione civile” deriva da una risoluzione approvata dall’Assemblea legislativa il 27 febbraio 2013, che impegna la Giunta regionale a realizzare la manifestazione. Sono coinvolti gli Enti – Protezione civile, Regione, Province, Comuni, Prefetture, Forze dell’ordine, Ufficio Scolastico Regionale e mondo del volontariato – chiamati ad operare sul territorio per far fronte alle emergenze, ma anche per diffondere una maggiore cultura del rischio e sensibilizzare la cittadinanza sul tema della prevenzione.
Il programma completo delle attività sarà diffuso nelle prossime settimane.

Il concorso
La prima iniziativa programmata è un bando di concorso rivolto agli studenti delle scuole secondarie di 2°grado della regione per ideare il logo che contraddistinguerà l’evento e sarà utilizzato su manifesti, inviti, carta intestata, pubblicazioni e merchandising anche nelle prossime edizioni.
“L’obiettivo è accomunare sotto un unico cartellone un programma condiviso. Ci rivolgiamo agli studenti perché con la loro creatività, freschezza e fantasia propongano un’immagine da associare a questa importante iniziativa”, affermano Paola Gazzolo e Patrizio Bianchi, assessori regionali alla Protezione civile e alla Scuola e Stefano Versari, vice direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna.
Entro il 25 maggio, termine di scadenza del bando, gli alunni dovranno tradurre in un logo (che potrà essere formato da una parte grafica e da una parte scritta) alcune parole chiave che ispirano le attività della “Settimana della protezione civile”: previsione, preparazione, protezione civile, prevenzione, sicurezza, futuro.
Un’apposita commissione giudicherà il lavoro considerato più rispondente alle richieste sulla base di alcuni criteri di valutazione: capacità di rappresentare le parole chiave; elementi di innovazione e originalità nella grafica, valore estetico ed artistico del logo; immediatezza comunicativa, chiarezza e coerenza del messaggio trasmesso.
Il vincitore (studente o classe) sarà invitato a presentare ufficialmente la propria creazione nell’ambito dell’iniziativa prevista a Bologna. Nell’occasione sarà nominato volontario onorario di protezione civile e premiato con una targa ricordo e una dotazione speciale di vestiario di protezione civile.
L’iniziativa è svolta dai due assessorati regionali in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna e l’Agenzia regionale di Protezione civile, a cui è affidato il coordinamento. L’iniziativa sarà diffusa dall’Ufficio Scolastico Regionale, con tutte le informazioni utili per partecipare al concorso, sul sito www.istruzioneer.it
“É un’opportunità interessante per dare spazio alla creatività degli studenti e creare un utile strumento di comunicazione: anche la grafica, infatti, è fondamentale per trasmettere il messaggio e tradurre lo spirito di servizio che anima l’evento. Si tratta di diffondere sempre più la cultura di prevenzione e auto-protezione, perché ciascun cittadino può ricoprire un ruolo attivo nel rendere più sicura la comunità di cui fa parte, conoscendo i rischi e le modalità con cui affrontarli”, concludono Bianchi, Gazzolo e Versari.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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