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Da ufficio stampa

Il via libera unanime dalla Conferenza delle Regioni. La solidarietà per le aree dell’Italia centrale colpite dal terremoto

Bologna – “E’ un buon risultato per l’Emilia-Romagna, ma lo è per tutto il sistema sanitario nazionale, perché vengono garantite le condizioni per offrire buona sanità”.
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, dopo il riparto del Fondo sanitario nazionale per il 2017, che ha visto il via libera all’unanimità da parte della stessa Conferenza delle Regioni.
All’Emilia-Romagna sono destinati oltre 8 miliardi di euro (8.093.292.447), 64 milioni di euro in più rispetto al 2016. “Sono risorse importanti- sottolinea Bonaccini- che ci consentono di sostenere un Servizio sanitario regionale di cui abbiamo rafforzato la qualità, a beneficio dei cittadini, grazie agli investimenti che abbiamo fatto sulle strutture e gli spazi, le strumentazioni diagnostiche e il personale. Abbiamo poi praticamente azzerato le liste di attesa per esami e visite specialistiche, portato al migliore utilizzo gli impianti e le attrezzature sanitarie e, come detto, investito sul capitale umano, con la recente assunzione a tempo indeterminato di oltre 2.500 professionisti della sanità. E per il 2017 continuerà il nostro lavoro di qualificazione dei servizi e di valorizzazione delle professionalità sanitarie, perché le risorse stanziate ci consentono di proseguire sulla strada che abbiamo intrapreso”.
Nella veste di presidente della Conferenza delle Regioni, Bonaccini ha ricordato l’importanza del “forte segnale di solidarietà interregionale” lanciato dalle Regioni, che hanno tenuto conto, nel riparto, della particolare e drammatica situazione che stanno vivendo le regioni del Centro Italia colpite dal terremoto, destinando per queste zone circa 10 milioni di euro in più.
La proposta licenziata oggi dalla Conferenza delle Regioni sarà inoltrata al ministro della salute, Beatrice Lorenzin, che dovrà completare l’iter amministrativo necessario per poter arrivare alla erogazione delle risorse.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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